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A Cameri parte l’assemblaggio del secondo F-35 italiano

E’ iniziato alla Faco (Final Assembly and Checkout) di Cameri l’assemblaggio del secondo F-35A destinato al nostro Paese. I lavori sul primo caccia erano iniziati a luglio scorso e proseguiranno per circa un anno e mezzo.

PROCESSI IN PARALLELO

“Con il primo caccia – ha detto il capo di stato maggiore dell’Aeronautica Militare, generale Pasquale Preziosa in un’intervista con il mensile Airpress –  vengono a certificarsi sia i processi che la qualità dell’assemblaggio eseguito nello stabilimento. Lockheed Martin e Alenia Aermacchi stanno lavorando assieme e l’attività procede”.

IL RUOLO DI ALENIA

Per il programma Alenia Aermacchi ha la responsabilità, oltre che dell’attività di assemblaggio del velivolo, della produzione dell’ala del JSF, come seconda linea mondiale, in aggiunta a quella americana.

GLI INTERESSI INTORNO ALLA FACO

“Il rateo di osservazioni di qualità del prime contractor – ha aggiunto il capo di SMA – è praticamente nullo, questo significa che si sta procedendo bene. Terminato il primo F-35, la struttura sarà certificata come equivalente a quella di Fort Worth e vi potranno essere assemblati sia i nostri velivoli sia quelli di altri Paesi, in particolare i caccia dell’Olanda con cui abbiamo un accordo”.

GLI INCREMENTI NEGLI ORDIN

La Difesa stima di assemblare a Cameri non solo i 90 caccia italiani e i 37 velivoli di cui intende dotarsi l’Olanda, ma anche quelli di altri Paesi. “Attorno alla Faco c’è interesse. Recentemente è stata visitata dai miei omologhi norvegese e inglese ed è attesa la visita del capo dell’aeronautica del Belgio, paese che a breve dovrà decidere se entrare o meno nel programma”. “Anche Israele è a conoscenza della possibilità di assemblare velivoli in Italia – ha aggiunto Preziosa – e gli stessi Stati Uniti non escludono che degli oltre 3.500 velivoli che dovranno essere costruiti, alcuni potranno trovare spazio a Cameri”. “Siamo di fronte – ha concluso il capo di SMA – ad una progettualità che nei prossimi 10 anni vedrà una crescita esponenziale, che andrà di pari passo con la ripresa economica e con gli incrementi di ordini previsti”.

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