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Ecco il pensiero poco europeo di Yellen

In area Euro ieri si è assistito ad un calo dei tassi di mercato sia core che periferici favoriti dalle dichiarazioni del membro BCE Praet e da un contesto di ribasso delle borse mondiali.

LA SORPRESA BELGA

Ieri il belga Praet ha sorpreso il mercato nel corso di un’intervista al WSJ, dichiarando che la BCE potrebbe adottare tassi d’interessi negativi sui depositi ed acquistare asset dalle banche qualora fosse necessario aumentare l’inflazione. Successivamente ha poi stemperato i toni aggiungendo che gli acquisti per adesso non sono necessari. L’esponente ha parlato anche stanotte a Bloomberg Tv spiegando che nell’ultima riunione della BCE il contrasto tra i membri è stato sul timing del taglio e non sulla necessità di farlo poiché c’era un forte consenso in tal senso. La decisione del taglio è stata presa dopo il debole dato sull’inflazione di ottobre.

LA TENDENZA DEI TASSI

Questa mattina nelle battute iniziali degli scambi, prosegue il trend ribassista dei tassi. Sul fronte macro ha deluso il PIL francese che,a sorpresa, si è contratto nel terzo trimestre (-0,1% t/t) evidenziando così le difficoltà ancora presenti per il paese di Hollande. In linea con le attese il rallentamento del PIL tedesco. In contrazione come da attese (-0,1% t/t) il PIL italiano.

I PROGETTI SPAGNOLI

Ieri il responsabile del tesoro spagnolo ha dichiarato che la Spagna potrebbe introdurre covered bond garantiti da prestiti alle piccole medio imprese. Secondo il giornale tedesco Handelsblatt, la Germania ritiene che non sarà raggiunto un accordo sul meccanismo unico di risoluzione per le banche nell’Ecofin di oggi e domani.

IL PENSIERO DI YELLEN

Anche negli Usa ieri si è assistito ad un calo dei tassi di mercato accentuato nel finale dopo la pubblicazione del testo che oggi Yellen, probabile neo-governatore della FED, leggerà davanti alla commissione bancaria del Senato nel suo discorso per ottenere la nomina. Inoltre il collocamento da 24Mld$ del titolo decennale ha riscosso un buon successo dagli investitori. Dal comunicato della Yellen, è risultato un tono piuttosto accomodante: “un recupero forte dell’economia sarà alla fine necessario per consentire alla FED di attenuare la politica monetaria accomodante e gli strumenti non convenzionali come gli acquisti di asset”… “ritengo che supportare l’economia oggi sia il sentiero più sicuro per tornare ad un approccio più normale di politica monetaria in futuro”.

TUTTI CONCENTRATI SULLA DISOCCUPAZIONE, ALTRO CHE IN EUROPA…

Il tasso di disoccupazione viene valutato ancora “troppo elevato” ed è considerato un effetto della crescita sotto il potenziale, inoltre l’inflazione è attesa restare sotto il target del 2%. Stanotte c’è stato anche un discorso di Bernanke dove però l’attuale governatore non si è espresso sull’outlook della politica monetaria, ma si è limitato a dire di aspettarsi un miglioramento del mercato del lavoro e che la credibilità della FED sull’impegno nei confronti dell’inflazione è forte. Sul fronte macro ieri non ci sono stati dati di rilievo, mentre oggi sono in programma le richieste settimanali di sussidi e la bilancia commerciale di settembre.


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