L’idea sembrerebbe arrivare direttamente da Mario Monti, che avrebbe fatto il nome della senatrice Stefania Giannini per assumere il coordinamento di Scelta Civica, alle prese con travagli e imminenti esodi.
IL NOME
Toscana, ex rettore dell’Università degli stranieri di Perugia, Giannini è una novizia del Senato e rientra nel novero di parlamentari reclutati direttamente da Mario Monti. La sua nomina a coordinatore spariglierebbe le carte consegnando a Scelta Civica una nuova protagonista nella gestione degli equilibri interni.
I DUBBI
Sul nome Giannini però non ci sarebbe l’accordo. All’interno della stessa Italia Futura, dalla quale la senatrice toscana proviene, serpeggiano perplessità sulla eventuale nomina.
I LIBERALI
C’è aria di entusiasmo invece dell’area laica e liberale di Scelta Civica per le dichiarazioni di ieri del presidente dell’Alde (liberaldemocratici europei) Guy Verhofstad il quale ha auspicato la formazione di una lista liberale per le elezioni europee. A tirare le fila ci sono l’ex capogruppo al Senato, Gianluca Susta, e il portavoce Benedetto Della Vedova, che cercano una sponda anche nella neonata Ali di Oscar Giannino, Alessandro De Nicola e Silvia Enrico.
MONTI CHE FA?
La sortita di Verhofstadt, possibile candidato Alde alla presidenza della Commissione, viene anche vista come un tentativo di corteggiare personalmente Monti e di allontanarlo dal richiamo del Ppe. In questa chiave, oltre che per la necessità di governare Scelta Civica in una fase difficile e provare a rilanciarla, la maggioranza dei parlamentari auspica ad un coordinatore un profilo diverso dalla Giannini, giudicato troppo prudente in favore di una scelta più politica e coraggiosa.