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Giannino, Passera e Boldrin, che cosa bolle nel pentolone liberale

Un patto di “consultazione permanente” tra Scelta Civica e Ali: la formazione montiana, che da pochi giorni ha come nuovo segretario la senatrice Stefania Giannini, cerca alleati con i quali provare a rilanciare l’iniziativa politica e un canale privilegiato pare averlo proprio la nuova associazione di stampo liberale fondata da qualche settimana da Silvia Enrico e da Alessandro De Nicola, l’anima di “Fermare il declino” più vicina a Oscar Giannino.

IL LAVORIO DI GIANNINO

Non è un mistero che il giornalista di Radio24 e firma del Messaggero – al di là del suo impegno personale, al momento escluso – caldeggi la nascita di un fronte liberale che riprenda la bandiera di quella rivoluzione tradita da Berlusconi. “Non bisogna rinunciare a provare, a dar vita a un moderno partito liberale che si batta per la concorrenza e uno Stato meno ladro”, ha scritto proprio ieri Giannino in un editoriale di Strade, il mensile di approfondimento diretto da Piercamillo Falasca (anche quest’ultimo tra i soci fondatori di ALI, ma vicino ai montiani). Le prime avvisaglie di collaborazione c’erano peraltro state a settembre, quando Giannino era stato invitato alla festa di Scelta Civica a Caorle (pare su pressione dello stesso Monti).

L’OBIETTIVO DI ALI

L’obiettivo sembra quello di incunearsi nei varchi lasciati dalla situazione politica attuale, estremamente fluida, puntando alla riunione di tutti i reduci da altre esperienze: “Il macigno Berlusconi pesa sulla vita pubblica italiana da vent’anni – dice Silvia Enrico a Formiche.net – e anche dopo il voto di ieri continuerà a distogliere l’attenzione dalle vere emergenze. Chi pensa che da ieri sia cambiato qualcosa s’illude, perché Berlusconi continuerà a dominare l’attuale centrodestra. Oggi più di ieri – continua la presidente di ALI – serve una forza politica che si batta per un’economia aperta e uno Stato meno invadente”.

I PUNTI DEL PATTO

Nel patto siglato dalle due organizzazioni, si parla espressamente della necessità di “promuovere un incontro con i rappresentanti del maggior numero possibile di associazioni, gruppi e movimenti dell’area liberaldemocratica, per estendere ad essi il rapporto di cooperazione sulle stesse materie”. E’ l’obiettivo a cui sta lavorando anche Pietro Ichino con la sua ReteLib.

LE AMBIGUITA’

Non mancano le ambiguità, secondo alcuni addetti ai lavori. Prima tra tutti, la “concorrenza” del progetto aggregativo animato da Corrado Passera, che ha tra i principali interlocutori Michele Boldrin e dalla nuova dirigenza (post-Giannino) di FARE. Non scorre buon sangue tra i “boldriniani” e l’associazione guidata da Silvia Enrico, così come le incomprensioni tra Passera e Monti tengono oggi lontani i dirigenti di Scelta Civica dal dialogo con l’ex banchiere. “Alla fine, dovrà prevalere la ragionevolezza e si lavorerà in un’unica direzione”, commenta Falasca con Formiche.net: “Ero con Scelta Civica alle elezioni politiche e non con FARE, ma credo seriamente che entrambe le organizzazioni vadano superate da un progetto nuovo – continua – a partire dal ruolo dei gruppi parlamentari di SC, ma anche dalla vitalità e l’entusiasmo dei tanti attivisti che in queste settimane sto vedendo intorno al progetto lanciato da Silvia. Anche dentro FARE c’è tanta gente di qualità, dobbiamo fare rete! E’ la ragione che mi ha spinto ad aderire ad ALI: l’Italia sta soccombendo sotto il peso di tasse e mancate riforme, l’impegno è d’obbligo…”.

IL PROSSIMO PASSO

Il primo passo della collaborazione tra SC e ALI ci sarà sabato mattina a Milano (Teatro dell’Elfo), in occasione della presentazione pubblica di ALI. Sul palco saliranno anche i parlamentari montiani Della Vedova, Ichino e Zanetti, il dirigente lombardo di Italia Futura Gianmarco Gabrieli, il coordinatore di Italia Aperta, Enrico Musso, e ovviamente Alessandro De Nicola. Verrà trasmesso un video-messaggio di Graham Watson, presidente dell’ALDE, il contenitore europeo intorno al quale la collaborazione tra partiti e associazioni della martoriata area liberale potrebbe forse trovare una forma definita.

 

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