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Tutti i guasti e i fini dell’Officina di Meloni, Crosetto e La Russa

Non serve rifare An, dicono i Fratelli d’Italia Meloni, La Russa e Crosetto, “ci siamo noi”. Ma ciò che si sta muovendo a destra del panorama politico italiano è una vera e propria guerra di sigle e volti, con i veti che sovente prendono il sopravvento su idee e proposte. Con i meloniani che oggi si riuniscono al teatro Sistina per la chiusura del Laboratorio di ‘Officina’ e per
sancire l’avvio della seconda fase di Fratelli d’Italia.

QUI OFFICINA
“Ri-fare l’Italia” infatti il titolo della manifestazione romana, “per la chiusura del Laboratorio di ‘Officina’ e per sancire – scrivono in una missiva ai dirigenti nazionali – l’avvio della seconda fase di Fratelli d’Italia, sempre all’insegna dell’apertura culturale e della disponibilità al confronto nell’interesse della nostra comunità nazionale”. Anche se l’unica disponibilità vista fino ad oggi è stata quella di dire no agli altri esponenti provenienti dalla comune esperienza targata Alleanza Nazionale, sfociata nel Movimentoxlalleanzanazionale di Storace, Menia e Poli Bortone. A cui sul portale di Fratelli d’Italia si legge un duro attacco: “Non c’è bisogno né di una vecchia né di una nuova An, perché l’Alleanza nazionale del futuro esiste già: Fratelli d’Italia. Ed infatti chi principalmente ha creato Fratelli d’Italia se non il gruppo dirigente nazionale e locale del glorioso movimento giovanile di Alleanza nazionale, oltre all’ultimo leader Giorgia Meloni, Carlo Fidanza, Carolina Varchi, Giovanni Donzelli e i tantissimi militanti locali? Sono loro e solo loro che hanno diritto a raccogliere e rivendicare l’eredità di Alleanza nazionale, e non certamente quelli che l’hanno infangata o rinnegata come Gianfranco Fini, o ripudiata come Adriana Poli Bortone e Francesco Storace, o svenduta come quelli che aderiscono a Forza Italia”.

I GUASTI E GLI INTERESSI
Un ragionamento che non farebbe una grinza se non vi fossero i riverberi che la cronaca ha offerto in questi dieci mesi di Fratelliana proposta destrosa. Uno prende il nome di Giulio Tremonti, l’ex ministro dell’Economia nei due governi Berlusconi, sbandierato come ideologo dell’Officina ma che non ha praticamente mai partecipato ai tavoli tecnici. Poi la questione del volto da presentare come la guida dell’Officina stessa, proposto a Giuseppe Cossiga ma da cui sarebbe giunto un fermo “no, grazie”. Passando – raccontano fonti interne ai Fratelli d’Italia – per le intemperie caratteriali di Giorgia Meloni, più volte arrivata a muso duro sia con La Russa che con altri esponenti portatori di voti nei territori (Alemanno e Totaro). Senza dimenticare il (pare) prossimo ingresso dell’ex ministra della Gioventù nel cda dell’Associazione che gestisce il patrimonio di An dove già siedono i suoi (La Russa). Ma come, si chiede qualcuno, proprio lei che non vorrebbe riesumare alcunché poi si accomoda sulla poltrona da cui si deciderà come e quando ripartire alcune risorse?

Ecco tutti gli ultimi articoli – fra cronaca, retroscena e analisi – dedicati alle destre da Formiche.net:

Vi racconto la mia idea di destra (senza urla). Di Roberto Menia.

Storace, Menia e Poli Bortone rispolverano An. Le foto di Umberto Pizzi.

A destra c’è inflazione di destre. Di Marco Bertoncini.

La destra rottama Fini e resuscita Alleanza Nazionale. Di Edoardo Petti.

 Storace, Meloni e Fini, chi bisticcia per la cassa di Alleanza nazionale? Di Paolo Falliro.

Forza Italia guarda al passato, la nuova destra guardi al futuro. Gli auspici di Urso. Di Francesco De Palo.

Consigli non richiesti a Meloni e destri vari. Come costruire una destra sana. Di Federico Guiglia.

Vi spiego che destra voglio costruire con Storace, Poli Bortone e Romagnoli. Di Roberto Menia.



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