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Le cordiali baruffe tra i cugini di Forza Italia e Nuovo Centrodestra

Cosa si sta muovendo nella galassia berlusconiana e post berlusconiana? Quali effetti produrrà la scissione tra Forza Italia e il Nuovo Centrodestra di Angelino Alfano?

C’è il rischio che una frammentazione tutta a destra (Fi e Ncd da un lato, Fratelli d’Italia e nuova An dall’altro) possa alla fine portare più voti (come sostiene l’Istituto Ferrari Nasi & Associati) rispetto al bacino del centrosinistra monopolizzato da Matteo Renzi e zavorrato dal Sel di Vendola in calo di popolarità?

Il cantiere del centrodestra vive una nuova fase, così come da queste colonne autorevoli commentatori hanno certificato (interviste a Sangiuliano, Orsina, Malgieri): ma saranno questi giorni decisivi per comprenderne a fondo potenzialità e obiettivi reali.

FORZA ITALIA
Il nome sulla targa dinanzi al Gruppo della Camera è già in evidenza da qualche giorno, per esplicita volontà del capogruppo Renato Brunetta: uno che nella nuova Fi conta parecchio, assieme al lealista Raffaele Fitto. Ecco il binomio a Montecitorio, l’uno sulle questioni economiche anche in virtù della Free Foundation che redige report e analisi, l’altro su quelle strettamente politiche, dal momento che è stato il vero vincitore del braccio di ferro tutto interno.

NUOVA ERA
Sembrano lontanissimi i giorni dei caminetti improvvisati a Palazzo Grazioli, con l’ex ministro degli Affari regionali impegnato a convincere il cavaliere sulla bontà dell’operazione “ritorno alle origini” contrastando il governo delle larghe intese. Un ulteriore step di questo progressivo passo partitico non si fermerà alla nuova sede di San Lorenzo in Lucina, ma passerà da una ridefinizione anche di facce e braccia, per staccare con il passato (ingombrante) del Pdl, soprattutto per quegli esponenti che hanno avuto qualche impiccio di troppo con la giustizia. L’importante, si augura un dirigente forzista della prima ora, è “che la smettano con le adunate di ragazzini che sanno tanto di casting alla X-factor, si recuperi invece la serietà di proposte e di individualità”.

BRUNETTA ALL’AGCOM
“Come avrà avuto modo di constatare, a partire dallo scorso 16 novembre, si registra un moltiplicarsi delle presenze televisive a vantaggio esclusivo del soggetto politico denominato ‘Nuovo Centrodestra’”. È quanto scrive Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati, in una lettera indirizzata al presidente dell’Agcom, Angelo Cardani, e ai commissari Antonio Martusciello, Francesco Posteraro e Antonio Preto, che compongono l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni. Alla lettera, il presidente dei deputati di Forza Italia allega una scheda con il dettaglio delle presenze nei principali telegiornali e nei programmi di approfondimento della Rai: almeno 28 tra inviti e interviste per gli esponenti del Ncd in meno di una settimana.

ALFANIANI: SERVE APPEAL
Ieri al Tempio di Adriano è stata la volta della prima uscita pubblica del NcD, alla presenza anche dei gruppi regionali (costituiti i gruppi di Piemonte, Lombardia, Umbria e Toscana, e anche in Campidoglio), il cui acronimo però non convince i comunicatori ingaggiati per l’occasione, mentre l’ex ministro Maurizio Sacconi è stato designato come capogruppo al Senato. Per cui si apre da oggi una settimana decisiva, almeno per i primi passi ufficiali di styling da compiere. Innanzitutto il nodo è la legge di stabilità, direttamente proporzionale alla decadenza da senatore di Silvio Berlusconi, sui cui il mediatore Maurizio Gasparri ha chiesto di rivedere i tempi. Come se bastasse qualche giorno in più per nascondere una rottura forte che il prossimo 30 novembre vivrà un altro appuntamento significativo, questa volta a Milano, con le fondazioni di area.

PROGRAMMA ALFANIANO
Sarà curato da intellettuali e docenti universitari che avrà come stella polare il centrodestra che non rinneghi il cavaliere. Anche se questo è un punto su cui i dialoganti con Scelta civica e la fu Udc non vorrebbero transigere: il ragionamento che propongono i popolari-alfaniani verte proprio sull’elemento della discontinuità, unica strada per tentare di immaginare un percorso comune con chi non ha origini socialiste e non sarà tentato né dall’avventura renziana, né tantomeno da quella di stampo unicamente centrista.

IL CENTRO NICCHIA
In verità, non da oggi, coloro che si richiamano ad un’esperienza centrista (come da queste colonne hanno esplicitato gli ormai ex montani Lorenzo Dellai e Gregorio Gitti), hanno chiuso le porte a Silvio Berlusconi e ad Angelino Alfano. Lo stesso Pierferdinando Casini ha detto due giorni fa che non è interessato a un pezzo di strada assieme al NcD, ma i rumors su possibili liste comuni alle elezioni europee continuano a muoversi nel sottobosco della politica romana.

Ecco lo speciale di Formiche.net:

Mannheimer, Piepoli, Pagnoncelli e Ghisleri vivisezionano il Nuovo Centrodestra di Alfano. L’articolo di Paolo Falliro

Quanto pesa il Nuovo Centrodestra di Alfano? Di Francesco De Palo

Così nascerà il nuovo centrodestra italiano. La ricostruzione di Francesco De Palo

Alfano e Mauro, partiamo da qui. Parla Buttiglione. L’intervista di Fabrizia Argano

Forza Alfano. L’editoriale del direttore di Formiche.net, Michele Arnese

 

 



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