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Lobby, sempre sotto la lente

Continua l’epopea dei watchdog, le associazioni private che intervengono dove la politica e le istituzioni non arrivano: monitorare la trasparenza del lobbying. E denunciare, se necessario, malaffare e corruzione. Ce ne sono due che meritano un cenno:

Il primo è LobbyLens (Qui) – un sito australiano di monitoraggio istituzionale che raccoglie e combina le informazioni relative alla spesa delle aziende per la rappresentanza di interessi, il budget del governo e gli appalti. Scopo: controllare che tutto sia regolare. La grafica è essenziale. Una sorta di world cloud ridotto all’osso. Diviso in suppliers, agencies, lobbyists e industries, ti dice chi ha speso quanto in cosa. Molto utile per ricercatori, data miners e giornalisti investigativi.

Il secondo è Spinwatch (Qui) – è una vecchia conoscenza. Un sito inglese (e prevalentemente inglese quanto a contenuti, anche se loro dichiarano di essere interessati a tutta Europa) che unisce lo spirito investigativo a quello informativo. Per questo ospita un blog e una serie di articoli di approfondimento, divisi per temi. E fa anche campagne di sensibilizzazione (attualmente sono impegnati sul fronte del registro dei lobbisti inglesi). Apprezzabile peraltro il tentativo di informare con grafici e tabelle, strumento prezioso di lavoro per chi fa ricerca sul tema. Questa, per esempio, dedicata al registro Uk:

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