Il 19 Novembre è morto a 95 anni il chimico inglese Frederick Sanger, uno dei magnifici 4 ad avere ricevuto nella sua vita due Premi Nobel. Nel 1958 il Nobel per la chimica per aver determinato la prima sequenza proteica, quella dell’insulina. Nel 1980 il Nobel per la medicina per aver messo a punto la tecnica di sequenziamento del DNA che ancora oggi porta il suo nome: il metodo Sanger ( http://www.pnas.org/content/74/12/5463.abstract). Metodo con il quale solo due anni più tardi proprio Sanger ha sequenziato il primo genoma, quello del piccolo virus φ174. Per molti un virus insignificante che infetta il batterio Escherichia coli (http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/731693). In realtà una pietra miliare nella storia dell’umanità.
Difficile oggi capire quanto questa ricerca di base, senza nessuna immediata applicazione, abbia modificato non solo la ricerca scientifica ma la vita di tutti noi. Se nel 2000 è stato possibile arrivare a determinare la sequenza del genoma umano (3 miliardi di basi) lo si deve proprio a quell’esperimento iniziale che ha permesso di definire la sequenza di 5386 nucleotidi del piccolo genoma del virus φ174.
Oggi la sequenza del DNA viene utilizzata per la diagnosi di malattie genetiche, si parla di medicina personalizzata in cui i farmaci con cui curare un paziente verranno definiti tenendo contro della sequenza dei suoi geni, possiamo sapere qual è la probabilità che ognuno di noi ha di sviluppare un certo tumore, produciamo OGM, possiamo cercare i criminali, diagnosticare malattie virali. Tutto questo non sarebbe stato possibile senza il sequenziamento di un piccolo virus che uccide un batterio. Tutto questo non sarebbe stato possibile senza Frederick Sanger.