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Perché l’Istat vede una ripresa ancora incerta

Dopo le flessioni di luglio-agosto, il fiacco dato positivo di settembre conferma la difficoltà della produzione industriale a superare in modo deciso il punto di minimo del ciclo e imboccare così la strada di una ripresa.

Colpisce il contrasto tra il miglioramento degli indicatori qualitativi di fiducia delle imprese, in atto dalla scorsa primavera e le scarse risultanze in termini di produzione effettiva finora osservate. E’il segno che quei rialzi di fiducia, rilevati nei mesi scorsi, hanno sotteso soprattutto transizioni delle imprese dalla zona della recessione verso quella di stazionarietà, piuttosto che veri e propri rialzi produttivi.

Nel complesso, seppur deludente il dato della produzione industriale del terzo trimestre non esclude una sostanziale stabilizzazione del Pil nel periodo luglio-settembre.

Il grosso punto interrogativo riguarda ciò che avverrà dopo, ovvero quanto intensa potrà essere effettivamente la ripresa del 2014; se l’attività produttiva dell’industria, cioè del settore trainato dall’export, non assumerà un passo più deciso anche le prudenti previsioni di consenso attualmente disponibili (+0,8% il prossimo anno) potrebbero risultare difficili da realizzare.


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