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Può esistere una buona politica?

Il 29 aprile 2013, nel chiedere la fiducia al Parlamento per il Governo che poi si è apprestato a guidare, Enrico Letta auspicava che l’azione dell’esecutivo si concentrasse sulle «politiche», piuttosto che sulla «politica». Ricordando l’insegnamento di Nino Andreatta, il Presidente del Consiglio in pectore teneva a sottolineare che se l’attenzione fosse stata puntata sulla «politica» – intesa come dialettica fra diverse fazioni – le differenze della compagine governativa avrebbero fossilizzato e bloccato qualsiasi progetto. Se, al contrario, tutto l’impegno fosse stato profuso sulle «politiche» – ossia sulle soluzioni concrete ai problemi comuni – allora si sarebbe potuto svolgere «un servizio al paese migliorando la vita dei cittadini».

Letta, in sostanza, ricordava un’antica distinzione che, tuttavia, è sempre bene tenere a mente. Soprattutto in circostanze «eccezionali» come quelle nelle quali viviamo. Ma è possibile governare una nazione prescindendo dalla politica e concentrandosi solo sulle politiche? Le turbolenze che accompagnano la vita del governo in queste settimane dimostrano che, in parte, ciò non è possibile. Anche la politica, si direbbe, vuole la sua parte. Eppure, non è sempre così: non sono forse molte le realtà locali nelle quali, anche quando le appartenenze partitiche si sovrappongono (e si confondono) rispetto allo scacchiere nazionale, si riescono a fornire politiche pubbliche virtuose?

Sono interrogativi tutt’altro che peregrini. Da approfondire. Per farlo, a Milano prende il via la quarta edizione del corso di formazione politica Crescere con la Buona Politica – di cui Formiche è media partner – che vuole tentare di dare risposta ai quesiti appena posti. Con un programma articolato in sette incontri (ai quali verranno aggiunti workshop tematici), ai giovani interessati sarà chiesto di interagire con professionisti, accademici, manager e docenti universitari per confrontarsi sulle politiche da mettere in atto nel campo della sanità, della sicurezza, delle politiche universitarie e dell’industria. Sullo sfondo, il tema delle autonomie locali e del federalismo, che verrà analizzato anche attraverso un confronto con alcune specifiche realtà europee. Esiste (se è mai esistito…) un filo rosso che unisce il nostro Paese? È possibile fare (buona) politica e, allo stesso tempo, produrre (buone) politiche?

Il corso è gratuito e il primo incontro si terrà venerdì 8 novembre (ci si può iscrivere anche direttamente al primo appuntamento). Tutte le informazioni sono su www.buonapolitica.it



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