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Scalfari ha taroccato le frasi di Papa Francesco?

Il Vaticano ritira ufficialmente dal proprio sito Internet la lunga intervista (apparsa a suo tempo anche sull’Osservatore Romano, con richiamo in prima pagina) concessa da Papa Francesco a Eugenio Scalfari. Il direttore della Sala Stampa della Santa Sede, padre Federico Lombardi, ha spiegato che “l’intervista è attendibile in senso generale, ma non nelle singole valutazioni. Per questo si è ritenuto di non farne un testo consultabile sul sito della Santa Sede. In sostanza, togliendola si è fatta una messa a punto della natura di quel testo. C’era qualche equivoco e dibattito sul suo valore”. La decisione, ha aggiunto padre Lombardi, è stata della Segreteria di Stato.

I DUBBI SUI PASSAGGI PIU’ DELICATI

Il primo a mettere in fila, una dopo l’altra, le perplessità sull’intervista, era stato Andrea Tornielli sul suo blog. Molte incongruenze, vari particolari che facevano pensare a una ricostruzione ex post del colloquio anziché a una puntuale trascrizione di quanto detto dal Pontefice. Nel lungo testo pubblicato da Repubblica, si leggeva innanzitutto che “i padri conciliari sapevano che aprire alla cultura moderna significava ecumenismo religioso e dialogo con i non credenti. Dopo di allora fu fatto molto poco in quella direzione. Io ho l’umiltà e l’ambizione di volerlo fare”. Frase “strana”, che faceva dire a Tornielli: “Non riesco proprio a immaginarmi Papa Bergoglio che parlando di se stesso dice di avere l’umiltà e l’ambizione di voler fare qualcosa”. Un altro passaggio controverso era quello relativo alla risposta su Bene e Male. Il Papa diceva infatti che “ciascuno di noi ha una sua visione del Bene e anche del Male, noi dobbiamo incitarlo a procedere verso quello che lui pensa sia il Bene”.

LA SMENTITA DEL CARDINALE DOLAN

E poi, la lunga ricostruzione di ciò che avvenne subito dopo l’elezione e prima dell’accettazione canonica. Secondo il virgolettato attribuito a Francesco, quest’ultimo diceva: “Prima dell’accettazione chiesi di potermi ritirare per qualche minuto nella stanza accanto a quella con il balcone sulla piazza. (…) Poi la luce si dissipò, io mi alzai di scatto e mi diressi nella stanza dove mi attendevano i cardinali e il tavolo su cui era l’atto di accettazione. Lo firmai, il cardinal Camerlengo lo controfirmò e poi sul balcone ci fu l’Habemus Papam”. Ma questo racconto era stato smentito da molti partecipanti a quel Conclave, e pubblicamente dal cardinale americano Timothy Dolan, fino a pochi giorni fa presidente della conferenza episcopale degli Stati Uniti: Bergoglio, appena eletto, aveva subito accettato, come prevedono l enorme canoniche. Inoltre, non ci sono stanze vicino alla Loggia delle Benedizioni da cui s’affacciò, poco dopo le 20.00 del 13 marzo, il cardinale protodiacono Jean-Louis Tauran.

RICOSTRUZIONE COMUNQUE FEDELE, SECONDO PADRE LOMBARDI

Fin dal principio, la direzione della Sala Stampa vaticana aveva invitato alla cautela: “Non risulta che il testo dell’intervista sia stato rivisto”, diceva padre Lombardi prima di aggiungere, comunque, “che la ricostruzione complessiva delle affermazioni del Papa è stata fedele“.

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