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Eni, Telecom e Hera. Ecco la classifica dei migliori siti del 2013

Eni scalza Telecom dal piedistallo e si aggiudica la prima medaglia nella classifica Kwd Webranking, la principale ricerca europea che premia i migliori siti corporate.
La ricerca Kwd Webranking (divisione digitale di Hallvarsson&Halvarsson), realizzata in collaborazione con Lundquist, è considerata la più prestigiosa in Europa nella valutazione della comunicazione aziendale online.
La società quest’anno ha valutato a livello internazionale circa 850 società mentre per quanto riguarda la classifica italiana sono state analizzate le versioni inglesi dei siti istituzionali delle 100 maggiori società nazionali per capitalizzazione di mercato sulla base di 102 criteri.

LA TOP TEN
Kwd Webranking ha aggiudicato per il 2013 a Eni 88,8 punti su 100, mentre Telecom Italia (86,1), che l’anno scorso si era aggiudicata il primo posto in classifica, è ora in seconda posizione ed Hera (80,5) è terza. A seguire si posizionano Snam, Pirelli, Terna, Unicredit, Generali, Mondadori e Piaggio.

Kwd-Webranking-2013-Infografica

Il colosso delle telecomunicazioni secondo classificato ha dichiarato in una nota che il sito Telecom ha ottenuto punteggi elevati in particolare nelle aree dedicate alle informazioni finanziarie (Investor Relations), alla governance, nonché alla presentazione dell’azienda.

LA CLASSIFICA PER SETTORI
Settore energetico: 1. Eni (88,8 punti); 2. Hera (80,5); 3. Snam (73,5); 4. Terna (68,5); 5. Erg (59,7)
Settore bancario: 1. UniCredit (66,8 punti); 2. Ubi Banca (51,9); 3. Intesa Sanpaolo (51,2); 4. Banca Generali (39,6); 5. Banca MPS (39,5)
Settore servizi al consumo: 1. Telecom Italia (86,1 punti); 2. Mondadori (63,3); 3. Autogrill (54,5); 4. G-Tech (37,1); 5. RCS Mediagroup (31,7)
Settore finanziario: 1. Generali (63,5 punti); 2. IGD (49,3); 3. Unipol (41,2); 4. Mediolanum (40,6); 5. DeA Capital (30)
Settore industriale: 1. Ansaldo Sts (56,5 punti); 2. Cir (53,4); 3. Prysmian (44,8); 4. Italcementi (42,2); 5. Finmeccanica (41,2)
Settore beni al consumo: 1. Pirelli & C. (71,3 punti); 2. Piaggio & C. (62); 3. Luxottica (56,3); 4. Fiat (52,1); 5. Safilo Group (48,6)

CHI INVESTE DI PIU’
Quest’anno nella survey italiana sono state eliminate 40 società che non hanno raggiunto 25 punti nel 2012, lasciandone in lizza 62. La media di 42,2 punti delle società italiane è comunque in costante calo dal 2010 e solo una società su tre è riuscita a migliorare il proprio punteggio.

I PIU’ INNOVATIVI
Tra i settori che investono maggiormente nella comunicazione online emergono le aziende del settore energetico con ben 4 rappresentanti nella top 10 italiana a cui fa seguito il settore bancario che quest’anno ha ottenuto un punteggio medio superiore alla media europea. I punteggi medi più bassi sono stati conseguiti invece dai settori “Industrials” e “Consumer Goods”.

PUNTI DI FORZA E  LIMITI
Joakim Lundquist, responsabile KWD Italia ha dichiarato che le società italiane “sono più forti nell’area legata alla presentazione dell’azienda, dei risultati finanziari e della governance, informazioni comprese all’interno dei bilanci”. Poi ci sono le aree più deboli: Sostenibilità (il 25% non presenta informazioni di sostenibilità oltre il codice etico), Employer branding (il 21% non presenta l’azienda ai potenziali candidati) e Social media (il 55% non presenta alcun account social media sul proprio sito).
Attente agli aspetti tecnologici ( web design, comunicazione visuale e infografiche) le aziende italiane restano indietro inoltre per quel che riguarda la capacità di parlare del futuro e nel creare una narrazione aziendale coerente.

Tutti i dati della ricerca 


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