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Finmeccanica, Bae e Dassault. La battaglia fra i caccia si gioca a terra

Colpi di scena nelle campagne internazionali relative all’acquisizione dei caccia di “quarta generazione” in questo ultimo scorcio di 2013. Gli Emirati Arabi Uniti, fino a pochi mesi fa fermamente orientati all’acquisto del caccia europeo Eurofighter, hanno improvvisamente interrotto le trattative e sembrano ora intenzionati a mettere in linea l’acerrimo rivale, il caccia francese Rafale, prodotto dalla Dassault.

NEGOZIATI DIFFICILI

Cosa sia successo non si sa, quel che si sa è che i negoziati portati avanti dal Regno Unito non riguardavano solo il sistema d’arma, ma anche altri settori economici strategici e che il vantaggio avrebbe dovuto essere reciproco. Brutta faccenda per il Consorzio produttore dell’Eurofighter – composto da Italia, Gran Bretagna, Spagna e Germania – che da tempo punta a piazzare nella ricca area mediorientale il suo caccia multiruolo e soprattutto per il gigante della difesa britannico Bae Systems, che dell’esclusione ha dato l’annuncio.

I FRANCESI SPERANO NEGLI EMIRATI MA PIANGONO IN BRASILE 

Ma se Dassault torna a sperare di sostituire con i suoi aerei i vecchi Mirage degli Emirati Arabi, pare avere definitivamente sbarrata la porta del Brasile. Contrariamente a quanto si pensava infatti, il governo di Brasilia ha selezionato a sorpresa il caccia svedese Gripen Next Generation (la versione più aggiornata del velivolo prodotto dalla Saab) nella gara “F-X2”, volta all’acquisto di 36 macchine – valore circa 4,5 miliardi di dollari – per rimpiazzare i Mirage 2000C ed i Northrop F-5EM in uso all’Aeronautica.

I MOTIVI DELLA SCELTA 

La scelta  – fa sapere la difesa brasiliana – è stata fatta in base alle prestazioni del Gripen, ai bassi costi di mantenimento del velivolo e soprattutto per il pacchetto di trasferimento tecnologico promesso dagli svedesi, che praticamente coinvolge tutti i sistemi del velivolo, compreso il software di comando dei sistemi d’arma, che permetterà ai brasiliani di integrare autonomamente in futuro missili e quant’altro. La firma del contratto è attesa tra circa 12 mesi, mentre le consegne, al ritmo di 12 caccia all’anno, dovrebbero cominciare intorno al 2017.

PATTUGLIAMENTO DEI CIELI ASSICURATO ALLE OLIMPIADI 

Stando a quanto appreso dalla stampa, Saab potrebbe poi fornire al Paese – anche in vista delle prossime Olimpiadi – alcuni Gripen attualmente in uso alla Royal Swedish Air Force per tamponare il gap tra l’uscita dei Mirage e l’arrivo del nuovo caccia, che par certo aver fatto le scarpe in primis al Rafale, dato per favorito 5 anni fa, ma anche al Boeing F-18 Super Hornet, in gara in Brasile.

IL SUCCESSO DI AGUSTAWESTLAND IN NORVEGIA

Ma per uno stop d’arresto in Medioriente, il gruppo Finmeccanica – che partecipa al progetto Eurofighter tramite la controllata Alenia Aermacchi, che detiene circa il 20% del programma – può brindare con AgustaWestland, che ieri ha firmato con la Norvegia il contratto per la fornitura al governo di 16 AW101 in configurazione ricerca e soccorso. Il contratto, che include anche  addestramento e supporto, oltre ad opzioni per ulteriori 6 elicotteri, ha un valore di 1,15 miliardi di euro. La consegna delle macchine all’aeronautica norvegese avverrà a partire dal 2017 per concludersi nel 2020.

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