Nonostante una crescita del Pil dell’8 per cento annuo durante la crisi, in Cina, ben 3 milioni dei 7 milioni di laureati nel 2013 stentano a trovare un lavoro o ad occuparsi in attività coerenti con il proprio livello di professionalità.
Chissà se nei talk show cinesi si parla di fuga dei cervelli.
Giuliano Cazzola