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Perché i tassi stanno volando un po’

In area Euro ieri si è assistito ad un rialzo dei tassi di mercato sui titoli governativi in un contesto di volumi bassi a causa delle festività.

DOSSIER TASSI

Il tasso decennale spagnolo è salito al ritmo maggiore da 7 settimane su voci citate da Bloomberg di vendite da parte delle banche spagnole in vista dell’asset quality review della Bce. In rialzo anche il tasso decennale italiano tornato al 4,20%, sui massimi da quasi 3 settimane. Le vendite potrebbero essere collegate anche a prese di profitto di fine anno da parte di alcuni investitori che nel corso del 2013 hanno registrato ottime performance dalla detenzione dei bond periferici. Il rialzo dei tassi di mercato ha interessato anche i bond dei Paesi core come ad esempio quelli tedeschi e francesi, probabilmente collegati all’andamento dei Treasury Usa.

FRONTE MACRO

Il dato finale del Pil francese del terzo trimestre ha confermato la contrazione dello 0,1% t/t a causa del calo degli investimenti e delle esportazioni nette, a fronte però di consumi delle famiglie in lieve rialzo anche se in rallentamento. Sul fronte emissioni il Tesoro italiano ieri ha comunicato che nel primo trimestre emetterà nuovi BTP a 3, 5 e 10 anni per un ammontare minimo complessivo di 31 Mld€. Il Tesoro si riserva la facoltà di emettere ulteriori nuovi titoli in base alle condizioni dei mercati.

QUI STATI UNITI

Negli Usa tassi di mercato in rialzo in un contesto di bassi volumi, borse che continuano a correre e dati macro che confermano il buon trend dei consumi. Sebbene nel mese di novembre il reddito sia aumentato meno delle attese, la spesa delle famiglie ha messo a segno un rialzo dello 0,5% m/m, con una revisione migliorativa per il mese di ottobre. I dati di ieri segnalano la possibilità che la componente consumi del Pil anche nel quarto trimestre possa apportare un contributo importante alla crescita. Il dato finale della fiducia dei consumatori calcolata dall’Università del Michigan a dicembre si è confermata sui massimi da agosto, segnalando la possibilità che il trend positivo dei consumi possa proseguire anche nei primi mesi del 2014. Oggi pomeriggio sono in programma i dati di novembre relativi agli ordinativi di beni durevoli e quelli immobiliari relativi alle vendite di nuove abitazioni.

FRONTE VALUTE
Bassa volatilità per l’euro/dollaro che ieri ha oscillato intorno ad area 1,37. Per i prossimi giorni confermiamo i livelli segnalati ieri: resistenza in prossimità di area 1,38, supporto più vicino a 1,36. Euro poco volatile anche verso yen con il cambio che continua a posizionarsi al di sotto della resistenza 143. Sul fronte emergente yuan cinese in prossimità dei massimi da 20 anni verso dollaro. Questa notte la banca centrale cinese (PBOC) è intervenuta sul mercato monetario iniettando 4,5Mld$ di liquidità e facendo così calare il benchmark monetario di circa 350pb, portandolo al 5,4%. Si è trattato del calo giornaliero maggiore dal febbraio 2011.  L’apprezzamento maggiore è stato quello del real brasiliano dopo che negli ultimi giorni si era deprezzato in seguito alla notizia del minore interventismo della banca centrale nel 2014. E’ proseguito il deprezzamento della lira turca, calata al nuovo minimo storico verso euro e dollaro Usa in attesa del discorso del governatore della banca centrale Basci questa mattina. La rupia indiana si è leggermente apprezzata dopo le parole del governatore della banca centrale (RBI) secondo cui l’istituto continuerà ad aumentare i tassi d’interesse e nessuno dovrebbe dubitare dell’impegno della banca nella lotta all’inflazione. Nel complesso il 2013 si avvia a concludersi con l’euro che si è apprezzato verso la maggior parte delle valute mondiali, in particolare verso lo yen, alcune valute emergenti ed alcune valute considerate “valute rifugio” durante la crisi come ad esempio il dollaro australiano e la corona norvegese.


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