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Storace e Meloni a caccia del tesoro nella Fondazione An

Un tempo erano stati traghettati, tutti assieme, verso i lidi della doppia cifra elettorale. Erano gli anni in cui a Pinuccio Tatarella, non a caso definito ministro dell’Armonia, riusciva il colpo da biliardo della svolta di Fiuggi. Non più rassemblement di nostalgismi o veteroideologie, ma apertura secca sulla scorta dello slogan “oltre il Polo“. Quella Alleanza Nazionale non solo fu foriera di incarichi, poltrone e vetrine che qualcuno oggi definisce “irripetibili”, ma anche l’occasione di contaminare un mondo passato con altri esponenti di diversa estrazione come Fiori, Fisichella, e altri. Oggi quello scenario è reduce da un triennio di lotte intestine, veti e controveti, che però potrebbero diventare ufficialmente passato il prossimo 14 dicembre, quando andrà in scena l’assemblea degli iscritti alla Fondazione di An: la cassaforte di famiglia.

LA CONTESA
Tra sette giorni all’hotel Ergife di Roma, l’ex sindaco di Roma Gianni Alemanno dovrebbe presentare una mozione, preparata nel cda della Fondazione tenutosi lo scorso venerdì sera, in cui si chiede ufficialmente di «scongelare» il simbolo di An. Ormai tutti i contendenti, o quasi, hanno ben compreso che tre o più formazioni balcanizzate della destra non sarebbero in grado di giungere alla soglia minima del 4%, né alle elezioni europee né ad altre competizioni elettorali. Anzi, secondo l’ultima rilevazione di Panorama, il brand An da solo varrebbe anche il 7%, fino ad un potenziale 9% ma solo se raggiunto con un unico partito da sottoporre agli elettori. Mentre ad oggi Fratelli d’Italia è data al 2,1% e il neonato Movimentoxlalleanzanazionale all’1,7%.

AN NO
Dai Fratelli d’Italia c’è ancora un muro alzato contro il vecchio nome. Fabio Rampelli, deputato di stretta osservanza meloniana, è palesemente contrario a far resuscitare il simbolo. Dalle colonne del Tempo sostiene che è un questione che andrebbe trattata con delicatezza e prudenza, “mentre fin qui abbiamo assistito a comportamenti arroganti promossi anche da gente che da An era andata via sbattendo la porta, il loro ripensamento è strumentale e lo hanno capito tutti”. Ma una rinascita sarebbe possibile, aggiunge, solo se ci fosse ampia condivisione tra i maggiori riferimenti provenienti da An. “I 1.000 iscritti alla Fondazione sono un numero poco rappresentativo rispetto alle centinaia di migliaia di tesserati che furono di An e della sua organizzazione giovanile”.

ERA UN’ALTRA AN
Il meloniano Rampelli ricorda che “An è stata anche molte cose brutte di cui nessuno ha nostalgia. I colonnelli, l’assenza di partecipazione, il black out sulla discussione della linea politica, l’uccisione della meritocrazia, il correntismo, il trasformismo”. Fratelli d’Italia invece, rivendica Rampelli, “è e resta un movimento aperto, siamo pronti a dare seguito al lavoro dell’Officina mettendo anche graficamente a disposizione la mezzaluna bianca del suo simbolo per scrivere una definizione nella quale si ritrovino tutti coloro che hanno lavorato con noi in questi mesi, senza esclusioni. Ricordo anche che nell’Officina abbiamo ospitato oltre 100 persone e tra loro anche gente anagraficamente lontana da noi, come Landolfi, Viespoli o lo stesso Alemanno”.

AN SI’
Spediti verso un ritorno al futuro procedono invece gli altri destrorsi in cerca di stabilità, come i promotori del Movimento per An, nato un mese fa: Roberto Menia, Francesco Storace, Adriana Poli Bortone, Luca Romagnoli. Secondo l’ex sottosegretario all’Ambiente se Berlusconi rifà Forza Italia “non vedo perché non dovremmo scongelare il nostro simbolo per presentarlo agli elettori corredato da una proposta politica innovativa”. Il riferimento di Menia è al dossier sulla sovranità nazionale, che “non sia uno slogan urlato come fa Grillo, ma analizzato nel merito come molti economisti stanno facendo pubblicando pamphlet e ricerche, o alla volontà del governo di privatizzare tout court svendendo il patrimonio di famiglia: ecco, vorrei si potesse creare una destra pulita e credibile che offra risposte serie e non boutade o castronerie” conclude il coordinatore di Fli. Nel mezzo, l’inchiesta della magistratura sui movimenti all’estero del patrimonio di An, dopo la denuncia di Rita Marino, storica segretaria di Gianfranco Fini.

Ecco lo speciale di Formiche.net:

La galleria fotografica per nuovo Movimento per An.

Storace, Meloni e Alleanza Nazionale: simbolo scongelato e pace (forse) ritrovata. Di Paolo Falliro.

Fondazione Alleanza Nazionale, ecco la vera contesa fra Storace, Meloni e destri vari. Di Francesco De Palo.

Fondazione Alleanza Nazionale, tutti contro tutti. Di Paolo Falliro.

Ecco le sinistre discussioni tra le destre. Di Paolo Falliro.

La destra rottama Fini e resuscita Alleanza Nazionale. Di Edoardo Petti.

Eni, Fincantieri e Avio, privatizzare è un delitto. Di Roberto Menia.

 

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