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Come Amazon e più di Facebook. Numeri e ambizioni di Uber

A San Francisco Uber è visto un po’ come il messia. Il servizio di prenotazione via smartphone di berline con autista è definito come il più emozionante della Silicon Valley. Ma l’azienda è anche quella su cui si concentrano le aspettative maggiori: “Fra cinque anni Uber sarà una società da 100 miliardi di dollari”, si vocifera in valle.

I NUMERI
Per dare un’idea del giro d’affari generato dalla società il blog Valleymag ha pubblicato alcuni numeri che il servizio starebbe registrando, trapelati pare direttamente da un dipendente Uber, confermati prima dal sito specializzato TechCrunch e poi dallo stesso Ceo di Uber, Travis Kalanick, su AllThingsD il 4 dicembre scorso.
Il periodo di riferimento è quello compreso fra metà ottobre e metà novembre 2013: le entrate sono cresciute nel periodo in esame dell’ 11% con una media di poco meno di 80mila nuove sottoscrizioni a settimana; le chiamate settimanali vanno oltre il milione e i clienti attivi superano i 400mila mentre gli incassi settimanali sarebbero pari a 20,5 milioni di dollari a settimana.
Secondo i calcoli di Valleymag Uber dovrebbe così chiudere il 2013 con ricavi pari a 210 milioni di dollari,  un dato superiore alle stime fatte la scorsa estate da AllThingsD in occasione dell’investimento di Google nella società. Secondo il blog del Wall Street Journal la società fondata da Kalanick avrebbe chiuso l’anno in corso a 125 milioni.

UBER COME AMAZON
Forte dei dati finanziari trapelati da Valleywag la scorsa settimana, Kevin Roose, esperto di tecnologie, rafforza sul New York magazine le voci che da tempo circolavano in Silicon Valley: “Uber un giorno potrebbe diventare più grande di Facebook”, ha dichiarato in un articolo. E per spiegare come riassume il caso Uber in una parola: Amazon, di cui racconta la storia.
Amazon iniziò nel 1994 vendendo libri, finché non si rese conto che le infrastrutture di stoccaggio e di trasporto che avevano costruito per farlo potevano essere utilizzate per vendere in modo rapido ogni tipo di prodotto. A questo si sono aggiunti pian piano una serie di servizi (Amazon Web Services, il business della famiglia dei Kindle e un servizio di streaming TV per gareggiare con Netflix) tanto che quando si pensa ad Amazon, i libri sono solo un ricordo sbiadito.
Lo stesso potrebbe accadere con Uber se diventasse “una grande rete digitale” in grado di fornire tutti i tipi di trasporto e di servizi logistici utili alle persone in città.
Qualcosa di più di una semplice supposizione: l’azienda ha recentemente cambiato il suo slogan da “Everyone’s private driver” al più ampio “Where lifestyle meets logistics“.
Il giornalista ricorda inoltre che a differenza di altri servizi come Facebook o Twitter, Uber non fa affidamento sul volubile, imprevedibile mercato pubblicitario – ma le sue entrate provengono dalle tasche dei clienti che comprano il servizio.

OBIETTIVI E BREVE E LUNGO TERMINE
Se l’obiettivo a breve termine per Uber è di soppiantare i taxi e diventare il modo migliore e più economico per gironzolare in tutte le città del mondo, quello a lungo termine è molto più ampio e ha a che fare innanzitutto con la drastica riduzione del numero di possessori di auto. Secondo il giornalista di New York magazine questo sta già accadendo, in una certa misura, ma diventerà più plausibile quando i prezzi scenderanno e si comincerà ad aprire il servizio a molti altri prodotti: “Perché acquistare un grill costoso per un pic-nic estivo, sapendo che lo userete forse dieci volte l’anno, quando per $ 40, Uber è in grado di fornire una griglia (e qualche pacchetto di hot dog ) in mezz’ora, e inviare un’auto a ritirare tutto il giorno dopo?”, scrive Roose.

LA TECNO METROPOLI DI UBER
Liquidati tutti gli altri taxi e dissuasi i privati dall’acquisto di automobili, Uber potrebbe liberarsi anche dei suoi autisti e utilizzare le automobili senza conducente di Google (uno dei suoi investitori ) riducendo i costi ancora di più. Oppure potrebbe introdurre un servizio di consegna istantaneo tale da competere con i  droni di Amazon. Il risultato degli sforzi di Uber , in altre parole, potrebbe essere la creazione di una tecno- metropoli , in cui le persone e le merci vengono mandati in giro senza problemi e, forse, automaticamente

 


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