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Dove nasce la malapianta dell’antisemitismo

La malapianta dell’antisemitismo fiorisce ancora rigogliosa in una Europa che non ha mai smesso di coltivarla. E’ una pagina nera che non si è affatto chiusa il 27 gennaio del 1945.

Ben oltre le provocazioni degli imbecilli, è un fatto che molte famiglie si trasferiscono in Israele perché avvertono un clima ostile nei loro confronti. Oggi poi l’antisemitismo si ammanta del sostegno alla causa palestinese, in nome della quale si prendono le distanze dallo Stato d’Isreale e dalle sue politiche di difesa e contrasto dei suoi mortali nemici.

Poi c’è nell’aria troppo odio. Per accorgersene è sufficiente andare sul web. Basterebbe che uno dei tanti demagoghi populisti, sbocciati nell’immondezzaio delle crisi, cominciasse a prendersela con gli ebrei per incanalare l’odio in quella direzione.

Non fu questa la linea di condotta di Adolf Hitler?

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