La seduta di ieri ha visto nuovamente le valute emergenti al centro dell’attenzione in un contesto di ribassi per i principali asset rischiosi.
COSE TURCHE MA NON TROPPO TURCHE
La mossa a sorpresa della Banca Centrale Turca ha avuto un effetto soltanto temporaneo sul cambio verso euro che, nel corso della seduta, si è riportato sui livelli pre-riunione. Le vendite hanno continuato a colpire anche il rublo, che ha segnato nuovi minimi storici vs euro e dollaro, così come il rand sudafricano.
CHE COSA SI E’ DECISO A PRETORIA
In scia alle decisioni di India e Turchia, anche la Banca Centrale sudafricana ha alzato ieri, a sorpresa, di 50 bp il tasso di riferimento senza sortire alcun effetto benefico sulla valuta che invece ha registrato nuovi minimi storici. Il pessimismo su tale area potrebbe derivare dalle attese di un impatto negativo sull’economia dalle decisioni di politica monetaria restrittiva.
IL RAPPORTO EURO/DOLLARO
In tale contesto il cambio euro/dollaro ha continuato a registrare una bassa volatilità anche dopo la decisione (attesa) della Fed. Il cambio continua a muoversi al di sotto di area 1,37 penalizzato anche dalle parole del membro BCE Noyer, secondo cui un apprezzamento dell’euro avrebbe effetti negativi.