In mano non ha nemmeno una coppia di 2 ma punta tutto sul tavolo, con un “All in” da spaccone, che rischia di fargli perdere anche quel poco di gruzzoletto che aveva accumulato. L’aprirsi –con la ventura legge elettorale- di un parlamento sempre più bipolare, annunciano che la vita politica di Grillo e dei grillini è oramai in rapido declino. E il comico genovese, questo lo sa benissimo, ma rilancia, come se stesse giocando a poker.
Ieri la bagarre in aula provocata dai suoi come reazione alla ghigliottina della Boldrini, oggi l’occupazione della Camera e lo stato di messa in accusa del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
Che altro ancora? Spostare l’attenzione su altri temi con eclatanti azioni per nascondere le proprie debolezze è un bluff di poca cosa. E poco contano anche i referendum on line che puntualmente vengono lanciati sul web in occasioni di scelte importanti. Purtroppo la vita politica si svolge nel parlamento, non al di fuori. E la pretesa utopistica di democrazia partecipata proposta dai penta stellati è ammirevole, ma priva di pragmatismo, che invece serve nel processo decisionale del Paese.
E non serve nemmeno la costante contrapposizione dei cittadini contro i politici secondo la quale i primi sono abbandonati dai secondi perché è come la scoperta dell’acqua calda.
Il fatto è che Grillo è in perdita e non sa cosa fare (o forse non lo sa fare), e –come si suol dire- la butta in caciara, continuando a portare avanti una linea che non è funzionale a nessuno.
Neanche una coppia di 2 in mano. Non dovrebbe azzardare il rilancio Beppe. Se chiama il passo, magari, con quel poco di gruzzoletto che ha potrà rifarsi alla prossima mano, quando – si spera avrà la mente un po’ più lucida.