Basta Piangere! È il titolo dell’ultimo volume pubblicato da Aldo Cazzullo.“Non ho nessuna nostalgia del tempo perduto” –scrive il giornalista del Corriere della Sera- “Non era meglio allora. È meglio adesso. L’Italia in cui siamo cresciuti era più povera, più inquinata, più violenta, più maschilista di quella di oggi. C’erano nubi tossiche come a Seveso, il terrorismo, i sequestri. Era un Paese più semplice, senza tv a colori, computer, videogiochi. Però il futuro non era un problema; era un’opportunità”.
Può darsi che sia così, in fondo quegli anni lì, un giovane di 27 anni come me non li ha visti se non con gli occhi dei racconti di altri. C’è però oggi un’altra Italia da guardare. E –piagnistei a parte- non è che sia un grande spettacolo. Non è l’Italia di Seveso, ma della Terra dei Fuochi, non è l’Italia maschilista ma non meno violenta contro le donne, non è l’Italia non più solo povera ma quella dei giovani senza punti di riferimento per il futuro. Altro che opportunità!
Eppure c’è chi un’opportunità l’ha trovata in questo pantano sociale. Sono i piccoli partiti politici, quelli che hanno ottenuto i maggiori consensi sulle spalle delle incapacità dei grandi troppo spesso immobili dinnanzi alla crisi. I partiti-bancomat di figli-Trota, i partiti dalle mutande verdi e delle lauree in Albania, i partiti degli insulti razzisti e della bandiera italiana “nel cesso”. Oppure quelli del Vaffa-day, del “siete tutti morti”, che adesso però temono di morire con la stagione politica che si sta aprendo.
La legge elettorale promossa dal connubio Renzi- Berlusconi chiude di fatto la strada ai più piccoli che tentano di correre ai ripari: la Lega Nord ha cercato di ottenere una clausola per fare in modo che chi prende una percentuale consistente almeno in tre regioni possa entrare in Parlamento anche non raggiungendo la quota nazionale (clausola alla fine scampata). E il Movimento 5 Stelle –come pareva scontato- ha scelto (con un referendum on line) il sistema proporzionale che –qualora fosse inserito nella legge elettorale- sarebbe l’unico modo di rimanere a galla.
Ecco. Nessun guizzo verso l’alto. Rimaniamo a galla. In passato come oggi. È questa l’Italia che non cambia mai.