Skip to main content

La versione di Obama sulle critiche di Gates

Non sembra preoccupato, Barack Obama, mentre replica alle critiche ricevute dal suo ex segretario alla Difesa Robert Gates nel suo libro autobiografico dal titolo “Duty: Memoirs of a Secretary at War”.

LE CRITICHE DI GATES
Nel testo di oltre 500 pagine che esce oggi negli Stati Uniti e che si preannuncia un bestseller, Gates mette in dubbio l’impegno di Obama verso le sue politiche e racconta dei disaccordi all’interno delle squadre che prendevano le decisioni chiave sui conflitti in Afghanistan e Iraq.
L’ex numero uno del Pentagono racconta inoltre che nel 2011 il capo di Stato aveva perso fiducia nell’efficacia della sua strategia di guerra a Kabul e, in particolare, nell’aumento delle truppe da lui stesso ordinato nel Paese.

LA VERSIONE DI OBAMA
Critiche alle quali Obama ha voluto replicare senza scomporsi troppo. “Durante la sua permanenza qui (alla Casa Bianca, ndr) – ha affermato il presidente Usa alla presenza dei giornalisti, si legge sul Washington Post -, il Segretario Gates è stato un eccezionale segretario alla Difesa, un mio buon amico e gli sarò sempre grato per il suo servizio“.
Nel rispondere alle critiche, Obama ha affermato che fa parte del suo ruolo di comandante in capo “analizzare i dettagli” delle politiche che mandano uomini e donne incontro al pericolo, aggiungendo che “il lavoro non è ancora finito“, ma che egli continua “ad avere fede nella nostra missione” e una “incrollabile fiducia nelle nostre truppe“.

LA STRATEGIA DELLA CASA BIANCA
Gates era già intervenuto sulla questione difendendo le sue tesi dopo che la settimana scorsa il portavoce della Casa Bianca, Jay Carney, aveva smentito il contenuto del libro e gli attacchi all’amministrazione Obama.
Il presidente ha voluto però replicare nuovamente di persona, difendendo sia la sua scelta di aumentare le truppe in Afghanistan nel 2009 (30mila soldati in più per mettere in atto una sorta di spinta finale alla stabilizzazione) sia il programma per il ritiro dal Paese asiatico, alla fine di quest’anno, come la prosecuzione di una “strategia giusta” che “stiamo continuando a perseguire“.

FRIZIONI POLITICHE
Gates – repubblicano, nominato dall`ex presidente degli Stati Uniti George W. Bush e confermato (dal 2008 al 2010) da Obama – ha inoltre scritto nel suo libro che sia il presidente sia l’ex segretario di Stato Hillary Clinton avevano dichiarato la loro opposizione “politica” alla guerra in Iraq.

LA DIFESA DI BIDEN
L’ex segretario alla Difesa nel suo libro prende di mira anche il vicepresidente Joe Biden, che avrebbe sbagliato – a suo dire – su quasi ogni importante questione di politica estera negli ultimi 40 anni.
La cosa importante è che (oggi) – ha proseguito Obama – abbiamo la giusta politica (in Afghanistan)”, anche se “la questione è difficile e lo è sempre stata. La guerra – ha concluso il presidente – non è mai facile“.

CONDIVIDI SU:

Gallerie fotografiche correlate

×

Iscriviti alla newsletter