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Hollande, Maradiaga e famiglia. Il diario settimanale di Papa Francesco

In attesa dell’incontro tra Francesco e Barack Obama – in settimana la Casa Bianca ha ufficializzato che l’udienza sarà concessa in Vaticano il prossimo marzo –, a varcare le mura leonine è stato il presidente francese François Hollande. Ma la settimana del Pontefice è stata intensa, e si è conclusa con un rinnovato appello all’unità dei cristiani.

IL FACCIA A FACCIA TRA HOLLANDE E IL PAPA

Cordiale, certo, come recita il comunicato di rito della Sala stampa. Ma bastava osservare le foto e i brevi filmati per accorgersi della freddezza che c’era tra il Papa e il presidente francese Hollande, giunto in Vaticano venerdì scorso. Trentacinque minuti di colloquio – seguiti da un incontro con il segretario di stato, mons. Pietro Parolin –, con Francesco che accenna a qualche sorriso (nelle fasi aperte ai fotografi) ma che è parso meno espansivo del solito. E Hollande che non sa bene dove e cosa guardare, se Francesco o il crocifisso posto sulla scrivania.

AMBIENTE, FAMIGLIA E BIOETICA AL CENTRO DELL’UDIENZA

Nell’udienza “è stato rilevato il contributo della religione al bene comune”, e già questo è più di un indizio dei temi affrontati nella Biblioteca del Palazzo apostolico. Il comunicato afferma poi che “nel contesto della difesa e della promozione della dignità della persona umana, si sono passati in rassegna alcuni argomenti di attualità, quali la famiglia, la bioetica, il rispetto delle comunità religiose e la tutela dei luoghi di culto”. Come a dire che le marce per la vita e contro l’aborto che hanno avuto luogo in questi giorni in Francia non sono rimaste fuori dalla porta della Biblioteca. Infine, si è parlato delle grandi questioni internazionali, “povertà, sviluppo, migrazioni e ambiente”. Ci si è soffermati, in particolare, “sui conflitti in Medio oriente e in Africa”.

MARADIAGA CONTRO MULLER: “SIA PIÙ FLESSIBILE”

Scalpore hanno fatto le parole del cardinale Oscar Maradiaga, ascoltassimo consigliere di Papa Francesco (è anche coordinatore della consulta cardinalizia chiamata a rifondare le strutture della curia romana), spese in un’intervista a un quotidiano tedesco. Il porporato honduregno ha toccato molto temi, dal caso del vescovo di Limburg accusato di aver speso troppo per ristrutturare l’arcivescovado alle prospettive per la curia di domani. Ma è sul Sinodo del prossimo ottobre che Maradiaga ha detto le cose più interessanti. Oltre a elencare tutte quelle “situazioni inedite fino a pochi anni fa” che necessariamente l’assise affronterà, il cardinale ha anche suggerito al prefetto della congregazione per la Dottrina della fede, Gerhard Muller, di essere “più flessibile”, ricordandogli che “se le parole di Cristo non si discutono, si possono interpretare”.

IL PAPA: “AMPLIARE RUOLO DONNE NELLA CHIESA”

Incontrando ieri nella Sala Clementina le partecipanti al ventinovesimo Congresso nazionale promosso dal Centro Italiano Femminile, il Papa ha speso parole importanti sul ruolo della donna nella chiesa e nella società: “Ho ricordato l’indispensabile apporto della donna nella società,in particolare con la sua sensibilità e intuizione verso l’altro, il debole e l’indifeso;mi sono rallegrato nel vedere molte donne condividere alcune responsabilità pastorali con i sacerdoti nell’accompagnamento di persone, famiglie e gruppi, come nella riflessione teologica; ed ho auspicato che si allarghino gli spazi per una presenza femminile più capillare ed incisiva nella Chiesa”.

L’APPORTO “IMPRESCINDIBILE” NELL’AMBITO FAMILIARE

Spazi e responsabilità che, si è augurato Francesco, “possano ulteriormente espandersi e all’attività delle donne, tanto nell’ambito ecclesiale quanto in quello civile e delle professioni”. Il Pontefice ha poi osservato come, “se nel mondo del lavoro e nella sfera pubblica è importante l’apporto più incisivo del genio femminile, tale apporto rimane imprescindibile nell’ambito della famiglia, che per noi cristiani non è semplicemente un luogo privato, ma quella “Chiesa domestica”, la cui salute e prosperità è condizione per la salute e prosperità della Chiesa e della società stessa”.

LE DIVISIONI NELLA CHIESA SONO UNO SCANDALO

Sempre nella giornata di sabato, al pomeriggio, il Papa si è recato nella Basilica di San Paolo fuori le Mura, dove ha presieduto i Vespri solenni. Nell’omelia, Francesco si è soffermato sulle divisioni tra cristiani, da lui definite uno scandalo: “Non possiamo considerare le divisioni nella Chiesa come un fenomeno in qualche modo naturale, inevitabile per ogni forma di vita associativa”. Bergoglio ha rimarcato l’importanza del dialogo ecumenico, la cui dimensione è “diventata un aspetto essenziale del ministero del Vescovo di Roma, tanto che oggi non si comprenderebbe pienamente il servizio petrino senza includervi questa apertura al dialogo con tutti i credenti in Cristo”.

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