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Pure la Repubblica strapazza Ignazio Marino

Dalla salita trionfale al Campidoglio a una gragnuola di critiche con mezza stampa nazionale che rema contro? Ignazio Marino, primo cittadino di Roma, si specchia in una serie infinita di inciampi politico-amministrativi. Oggi anche Repubblica dà conto dell’ultimo scivolone di Marino, ovvero il supermanager dei rifiuti che è stato licenziato il primo giorno di lavoro perché indagato per reati ambientali: circostanza che secondo il quotidiano di largo Fochetti aveva nascosto.

PRECEDENTI
L’episodio si aggiunge ad altri tre fronti caldi di Marino: a settembre aveva nominato capo dei vigili Oreste Liporace, ma l’ufficiale dell’Arma non aveva i requisiti; a ruota emerge che anche il caposegreteria del vicesindaco non ha la laurea e si dimette. Infine Marino ha nominato assessore e poi coordinatrice della giunta la sua ex portavoce, suscitando non pochi malumori.

ATTACCHI
“Non ne azzecca una, il sindaco Marino” scrive Repubblica, “con le nomine è sfortunato assai”. Tra i corridoi del Campidoglio la vicenda assume i contorni di una barzelletta, già ribattezzata “la maledizione del curriculum”. Il riferimento è al volersi affidare ciecamente a un’autocertificazione “che azzera la politica e finisce per non premiare il merito, visti gli incidenti di percorso. Non proprio casi isolati”.

I GIORNALI

Per cui oltre alla ostilità palese del Messaggero di Francesco Gaetano Caltagirone già in campagna elettorale (come evidenziato in una pagina del Foglio a firma di Stefano Di Michele), le stilettate del quotidiano Il Tempo di Domenico Bonifaci e le critiche del Corriere, ora a Roma il sindaco della capitale deve fare i conti anche i rabbuffi di Repubblica, che non aveva lesinato appoggi all’ex senatore.

DIFESA
Marino si difende: “Sono furibondo, con Strozzi abbiamo avuto non uno ma due colloqui, non ci ha mai neppure accennato di avere un problema del genere”. Un’omissione “gravissima” che inevitabilmente “fa venire meno la fiducia”. Ma Repubblica non concede alcuna attenuante e certifica: “Perseverare è diabolico, tranne che per Marino”.

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