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Ecco perché anche nell’era Carrozza a scuola volano gli zaini

Aumentano i bocciati alle superiori, le strutture sono fatiscenti e sugli scatti di anzianità, prima concessi, poi ritirati, infine restituiti, continua il teatrino.

GLI SCATTI DI CARROZZA E SACCOMANNI

L’accordicchio sugli scatti tra il ministero dell’Economia e dell’Istruzione ha sospeso l’attività di recupero, precedentemente prevista, di 150 euro al mese. Ma nulla è dato sapere per l’anno in corso: il pagamento degli scatti potrà essere assicurato “a seguito delle decisioni che verranno assunte nel prossimo Consiglio dei ministri per gli insegnanti che ne abbiano beneficiato nell’anno 2013”, si legge in una nota diffusa ieri da Palazzo Chigi.

LA SCUOLA AUTONOMA DI ICHINO

Intanto Andrea Ichino, docente di Economia politica all’Università di Bologna, propone di buttare lo Stato fuori dalla scuola. Dalle colonne del settimanale Tempi, dove il direttore Luigi Amicone paragona la scuola italiana ad Atlantide, “continente sommerso da un formidabile blocco di potere”, Ichino inneggia alla “scuola autonoma”, spiegando i vantaggi di un sistema in cui gli istituti sono completamente autonomi nella gestione dell’istruzione e delle risorse seppur pagati dallo Stato.

PROFESSORI AI LAVORI FORZATI

E mentre migliaia di insegnanti di sostegno tremavano per il supposto blocco delle assunzioni, poi smentito dal ministero dell’Economia, e tutti gli altri avevano appena assistito al pasticcio tra i ministri Saccomanni e Carrozza, qualcuno era intento a compilare le loro pagelle.

La penna rossa è finita in mano della deputata di Scelta Civica, vicepresidente della Commissione Cultura, Scienza e Istruzione della Camera, Ilaria Di Capua, che ai microfoni di Tuttoscuola.com ha bacchettato gli insegnanti che si lagnano di esser pagati poco e ha messo il carico: “Il corpo docente è profondamente sottoutilizzato. Perché i professori lavorano 18 ore a settimana e hanno un giorno libero: questo oggi non lo può fare nessun lavoratore”. Per la nuova referente dei montiani per la scuola, dopo la scissione dei Popolari e la nomina di Stefania Giannini a segretario, “occorre utilizzare gli insegnanti facendoli lavorare qualche ora in più a settimana”.

“Penso che nessun lavoratore abbia così tanti privilegi – aggiunge la deputata – I docenti dicono di essere pagati poco, ma secondo me non sono poi pagati così tanto poco, Se ci fossero le iniziative a cui ho accennato, sarebbe un uso di una grandissima risorsa, altrimenti sprecata e sottoutilizzata, ai danni di tutto il Paese”. (Ascolta l’audio dell’intervista)

LA SCUOLA ITALIANA TRA EROI E NULLAFACENTI

Un turbine di polemiche e recriminazioni da parte dei docenti chiamati in causa non ha fatto altro che rincarare la dose: “So bene che nella scuola esistono degli eroi, dei professori preparatissimi che lavorano giorno e notte. So anche che nella scuola ci sono dei docenti che si approfittano e fanno il minimo indispensabile perché il contratto glielo permette”, risponde Capua alla lettera di protesta del Prof. Giorgio Ragazzini del “Gruppo di Firenze”, impegnato “per la scuola del merito e della responsabilità”.

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