Skip to main content

Ecco parole e pensieri dei banchieri centrali su tassi e inflazione

In area Euro tassi governativi in generale rialzo con spread Italia ritornato in prossimità dei 205pb in vista anche delle corpose aste di oggi fino a 7,5Mld€ di BTP a 3,7 e 30 anni.

I dati macro hanno evidenziato un dato sulla produzione industriale di dicembre dell’area al di sotto delle attese, aumentando le attese sul dato sul Pil dell’area del quarto trimestre in pubblicazione domani.

Si tratta di un dato rilevante in quanto citato da Draghi come uno dei tre fattori che saranno tenuti in particolare considerazione per eventuali decisioni di politica monetaria già nel meeting di marzo.

Sempre sul fronte macro è risultato sotto le attese anche il dato finale armonizzato sull’inflazione portoghese di gennaio, pari allo 0,1%, cui ha fatto seguito un andamento analogo per l’analogo dato olandese pubblicato questa mattina, risultato pari allo 0,8%, livello minimo da luglio 2010.

Il focus sulla dinamica dei prezzi da parte dei membri BCE è stato confermata ieri dalle dichiarazioni di Coeure, secondo cui l’istituto starebbe prendendo in seria considerazione la possibilità di portare il tasso sui depositi (attualmente allo 0%) in territorio negativo.

Questa mattina, il consenso dei “professional forecasters” contenuto nel bollettino mensile BCE di febbraio, ha evidenziato una drastica revisione delle previsioni sull’inflazione 2014 per l’area, passate da 1,4% a 1,1%.

Sul tema inflazione si è espresso anche Coene, membro BCE e governatore della banca centrale belga, secondo cui il livello dell’inflazione in termini assoluti non sarebbe di per sé un elemento sufficiente per adottare decisioni di politica monetaria, essendo necessario tenere in considerazione soprattutto le aspettative di inflazione.

Sul fronte BoE, la pubblicazione dell’atteso inflation report ha portato a due principali novità: 1) forte revisione al rialzo delle stime di crescita 2014 (da 2,8% a 3,4%; 2) abbandono del parametro del tasso di disoccupazione dal 7% come livello obiettivo per orientare la poca monetaria. Il governatore Carney ha optato invece per l’adozione di una fase due in termini di linee guida, attraverso un insieme di 18 indicatori. Lo stesso Carney ha inoltre aperto le porte all’ipotesi di un rialzo dei tassi che comunque avverrà non prima del rientro dell’elevato livello di risorse inutilizzate ed in ogni caso sarà graduale.


CONDIVIDI SU:

Gallerie fotografiche correlate

×

Iscriviti alla newsletter