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Il Grillo che grida al lupo al lupo

Un pastorello conduceva ogni giorno le sue pecorelle a pascolare. Si annoiava molto e così decise di fare uno scherzo a tutta la gente del villaggio. “ Aiuto! Al lupo, al lupo!” – cominciò allora a gridare con tutto il fiato che aveva in gola.
Tutti i contadini accorsero armati di forconi e randelli, ma quando arrivarono nel grande prato non videro neanche l’ombra del lupo. Il pastorello rideva a crepapelle: “Era solo uno scherzo”- disse- “e voi ci siete cascati”.

Qualche giorno dopo ripeté lo stesso e i contadini allarmati giunsero di corsa al prato. Presto si accorsero che il pastorello si era giocato un’altra volta di loro. Un giorno arrivò d’improvviso un intero branco di lupi. Il pastorello cominciò a gridare disperatamente“ Aiuto! Al lupo, al lupo!”. Ma i contadini , credendo a un altro scherzo, non si mossero più. Indisturbati, i lupi, fecero strage di pecore e agnelli.

Assomiglia un po’ a questa favola di Esopo l’(ennesimo) allarme lanciato da Beppe Grillo. Il comico genovese -e leader del Movimento 5 Stelle- ha gridato al “Colpo di Stato” almeno una decina di volte in un paio di anni e stavolta, sempre tramite il suo blog, scrive che “ci vogliono eliminare. Vogliono impedirci di vincere le elezioni”.
Che ci siano ragioni di allarmarsi questo è poco ma è sicuro. La politica del resto ci ha sempre messi in guardia dal fidarci di chi la fa. Ma è pur vero che le gli appelli di Grillo, sistematicamente pedanti e smisurati, non fanno altro che procurargli meno credibilità di quanta non ne abbia già. E così finisce per fare il gioco degli avversari, come Renzi che su twitter si fa beffa di lui, pastorello che a furia di gridare e di allarmare tutti finisce per non essere creduto più da nessuno.
sfottò renzi su grillo



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