“Le dimissioni non si danno per dicerie, manovre di palazzo, o retroscena di giornali. Ognuno deve pronunciarsi, soprattutto chi vuole venire qui al posto mio. Ognuno deve giocare a carte scoperte”. Forse non si era mai visto un Enrico Letta così arrabbiato e determinato nella prosecuzione del suo governo.
Nella conferenza stampa a Palazzo Chigi, il premier ha illustrato il suo piano per il 2014 “Impegno Italia” e ha rispedito al mittente l’ipotesi di una staffetta con il segretario Pd Matteo Renzi.
Ecco il discorso di Letta giudicato da Twitter:
E' quasi solo fuffa, ma come fa @matteorenzi a cacciare un governo che stasera si prende i tg per annunciare rinnovato programma? #2premier
— Stefano Feltri (@StefanoFeltri) 12 Febbraio 2014
Siamo praticamente ai piani quinquennali #letta
— David Allegranti (@davidallegranti) 12 Febbraio 2014
#zen Una metafora già usata in un epico scontro in direzione tra D'Alema e @VeltroniWalter. Era in ballo la presidenza dei Ds. Coincidenze?
— goffredo de marchis (@Gogodemarchis) 12 Febbraio 2014
Capisco l'intento ma c'è un'evidente contraddizione tra l'ampiezza di #ImpegnoItalia e la scadenza del governo dopo le riforme istituzionali
— stefano menichini (@smenichini) 12 Febbraio 2014
Tra #renzi e #letta scelgo D'Alema. #staffetta #belloefake #pd #impegnoitalia
— Gianni Kuperlo (@GianniCuperIoPD) 12 Febbraio 2014
Bisogna dire che sono riusciti a far incazzare anche uno pacato come #Letta, la politica è veramente un gioco al massacro
— luca pagni (@lucapagni) 12 Febbraio 2014
Questa storia di Letta e Renzi mi ricorda il "Che fai, mi cacci?" tra Fini e Berlusconi
— Antonio Polito (@antoniopolito1) 12 Febbraio 2014
Ogni volta che un politico dice "L'hashtag è…" la politica muore un po'.
— Costanza R.d'O. (@CostanzaRdO) 13 Febbraio 2014
La chiave del discorso di Letta, rivolto a Renzi: "Ognuno deve assumersi le proprie responsabilità". Tradotto: se hai coraggio, sfiduciami.
— Claudio Cerasa (@claudiocerasa) 12 Febbraio 2014