L’ipotesi della staffetta si fa sempre più probabile. Man mano che passano le ore Renzi si avvicina a Palazzo Chigi. Per chi non lo sapesse la carica del Presidente del Consiglio viene conferita mediante la fiducia del Parlamento. Insomma per essere Premier non si necessita sempre di elezione diretta (alla faccia di chi come i grillini crede di ottenere qualcosa con la democrazia partecipata dei referendum online). Ma il punto non è questo.
Il fatto che Renzi diventi Premier è ad oggi senz’altro un bene. O quantomeno fin quando è il Parlamento a dire che è un bene allora non dovrebbe esserci nessun problema.
La vera questione che si porrebbe però è quella di un Presidente del Consiglio che otterrebbe la sua carica senza passare per il voto del popolo. Proprio lui che al popolo piace, che ha portato milioni di elettori a votare alle primarie e che se si votasse domani vincerebbe di sicuro, in questa maniera perderebbe –inevitabilmente- di credibilità.
Per questo motivo la staffetta è un errore. A livello pratico ed economico ci farebbe risparmiare tempo e denaro perché non si andrebbe al voto. Ma offrirebbe alle opposizioni future facili argomentazioni di vera demagogia, della serie: “Renzi non è stato eletto democraticamente dai cittadini”, “Renzi è stato un complotto” oppure “Renzi è stata solo l’ultima imposizione di Napolitano”.
Insomma finirebbe per farci ripiombare in quel pantano in cui abbiamo arrancato –con non poca sofferenza- negli ultimi anni.
