Gli italiani si preoccupano molto della sicurezza alimentare e per il loro futuro temono di non avere accesso a cibo sufficiente. Al contempo sono la popolazione che soffre meno la fame. Secondo i risultati del sondaggio Swiss Re sulla percezione dei rischi in Italia, nel nostro Paese a causa della povertà almeno una volta all’anno, una persona su dieci soffre la fame e ha difficoltà nel reperire cibo sano.
I DATI
· In Italia il 9 % delle persone non ha cibo a sufficienza;
· Il 18 % non ha accesso a un regime alimentare sano;
· Il 52 % adotta un regime alimentare insufficiente e/o non sano a causa della povertà;
· Il 57% si aspetta tra vent’anni un aumento della carenza di cibo a livello globale;
· La maggioranza ritiene che sia lo spreco di cibo, e non la povertà, la ragione principale della carenza di cibo in Italia;
IL PRIMATO DELL’ITALIA
L’Italia è al primo posto tra i Paesi industrializzati a temere per l’approvvigionamento di cibo tra vent’anni. Il 57 % ritiene che nel 2033 ci sarà una maggiore penuria di cibo, ma la maggior parte di essi non ritiene che questo problema interesserà l’Italia. In questo dato è preceduta solo da Sudafrica, India, Messico e Indonesia.
TRA PERCEZIONE E REALTA’
Secondo il sondaggio gli Italiani temono di non avere accesso a cibo sufficiente, ma hanno dimostrato di avere la percentuale più bassa di persone che soffrono la fame. Uno scollamento tra percezione e realtà seppur per un Paese industrializzato avere quasi una persona su 10 che almeno una volta l’anno soffre la fame rappresenti una percentuale elevata.
POVERTA’ E CIBO SANO
Tra i maggiori problemi connessi alla povertà vi è la difficoltà a reperire cibo sano. Il 18% degli italiani o circa una persona su cinque dichiara di essere in difficoltà a reperire cibo sano.
La fame è principalmente conseguenza della povertà. Tra coloro che non hanno accesso a cibo sufficiente, il 52% lamenta come ragione principale la mancanza di soldi. Il 45% ha dichiarato che la mancanza di denaro ha impedito loro di ottenere cibo sano.
Tra i motivi della carenza di cibo in Italia, il 77% pone lo spreco di cibo al primo posto. Al secondo posto figurano i prezzi elevati, ( 66% degli intervistati).
UNA TAVOLA ROTONDA
I risultati del sondaggio saranno esposti govedì 27 febbraio 2014 (16:40-18:00) in una tavola rotonda dal titolo “Food security: un obiettivo comune” alla presenza di Romano Prodi, ex Presidente della Commissione Europea, Annalisa Conte, (World Food Programme), Oscar Farinetti, CEO Eataly, Luca Kovatsch, (Swiss Re), Adolfo Brizzi (IFAD Roma) Staffan De Mistura, ex Viceministro degli Affari Esteri, ex-sottosegretario generale dell’ONU in zone di crisi, attualmente commissario straordinario del Governo.
Tutti i risultati del sondaggio: http://riskwindow.swissre.com/