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Renzi, i tempi, la burocrazia e le donne

Deve fare bene e deve fare presto, Renzi. Se Napolitano ha potuto prendersi 24 ore per affidare l’incarico, il segretario del Pd non può permettersi il lusso di impelagarsi nella palude delle liturgie cui un debolissimo Alfano vorrebbe spingerlo.

La riserva andrà sciolta oggi stesso e i ministri giurare già domani. La squadra di governo è sì un rebus e Matteo non potrà mortificare troppo le richieste degli alleati che gli garantiscono la maggioranza al Senato.

Il premier incaricato però ha la serenità di chi, se mai mancassero i numeri in Parlamento, è pronto alle urne a differenza dei suoi competitor.

Insomma, Renzi ha uno spazio di manovra importante che deve sfruttare per non perdere l’occasione di mantenere quell’impegno di cambiare verso con cui ha conquistato la guida di largo del Nazareno.

Tornando al totoministri, due consigli al premier incaricato.

1) Si concentri sul capo di gabinetto del Mef e sul segretario generale di Palazzo Chigi: sono queste le figure che consentiranno o meno il decollo del governo.

2) Punti sulle donne competenti: personalità come Roberta Pinotti, Federica Mogherini, Beatrice Lorenzin e Stefania Giannini sono ottimi esempi di scelte indiscutibilmente apprezzabili.


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