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Tanta la voglia, stretta la via…

Ma chi glielo fa fare? Se lo staranno chiedendo in molti, in queste ore. Renzi ha voglia di passare i prossimi mesi a sentirsi ripetere che non ha ricevuto la legittimazione elettorale, che ha fatto come D’Alema, che sono anni che non abbiamo un Presidente del Consiglio scelto dagli italiani? Uno come lui, poi, attentissimo alle questioni dell’immagine pubblica, sbaglia tutto sul più bello, proprio quando mancherebbe poco al traguardo, ovvero al probabile trionfo che potrebbe ottenere, nelle urne?

La via è strettissima, e non può non saperlo. Come fare per evitare tutte quelle accuse e non bruciarsi? Secondo me, dobbiamo aspettarci i fuochi d’artificio, essere preparati per lo spettacolo al quale assisteremo: “cose che voi… italiani non potreste immaginarvi…”.

Già, perché mi pare che il grosso tappo che ha impedito le riforme, in Italia, sia stato il Partito Democratico, e ciò che lo precedette: DS, PDS, PCI. Necessario aggiungere, però, che mi pare anche che, proprio in quel partito, e nei suoi progenitori, fosse possibile rinvenire i migliori riformisti del nostro Paese: paradosso buffo?

Ma c’è poco da ridere, perché è la dentro che si sono combattute – o non si sono combattute – le battaglie che hanno determinato l’impotenza riformatrice che incatena tutti noi, da decenni. Una volta saltato quel tappo, grazie alla consapevolezza che “o Renzi o si muore”, e grazie al “popolo rosso” che, volente o nolente, ha deciso di accodarsi a lui, ne vedremo delle belle, finalmente.

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