Da oggi il presidente cinese Xi Jinping è in Olanda, da dove inizia un giro di visite europee di 11 giorni (22/3-1/4). Dopo incontri di lavoro con i rappresentanti istituzionali dell’Olanda, il presidente Xi parteciperà al summit per la sicurezza nucleare (NSS) a l’Aia dove incontrerà Obama, il ministro degli esteri russo Lavrov, e i leader delle potenze nucleari. Al summit è annunciato anche il premier italiano Renzi, ma non si conoscono i suoi incontri. Poi, Xi si recherà a Parigi per incontri bilaterali con Hollande e a Berlino per incontri con la Merkel. Infine, Xi arriverà in Belgio, poco dopo Obama, per incontrare i vertici dell’Ue e i rappresentanti istituzionali del Belgio.
È molto significativo che l’Italia sia del tutto ignorata nella visita del presidente della Cina. L’Italia dovrà accontentarsi della visita protocollare di Obama al margine di quella ufficiale alla Santa Sede!
Oltre alle ovvie questioni di sicurezza mondiale, dalla crisi ucraina al caos mediorientale, dalla tentata eversione in Venezuela alla sparizione del volo MH370, sembra chiaro che la Cina ha scelto di vedere solo gli interlocutori che contano in Europa. La Merkel, innanzi tutti e prima di tutti gli altri. Evidentemente la Cina guarda all’Ue come un terreno proficuo per investire a prezzi di saldo e usando come collaterale le immense quantità di buoni obbligazionari del Tesoro americano che essa detiene. Insomma, un travaso di ‘pezzi di carta’ americani a fronte di acquisti a buon mercato dell’economia europea.
Tutto questo mentre la Nato rischia di impelagarsi nel ginepraio ucraino. Corrono voci insistenti della possibile applicazione del capitolo cinque, emendato nel 1999 in occasione del bombardamento in Serbia, per intervenire ‘out-of area’ in Ucraina. A questa tendenza si sta accodando anche l’Ue che ha appena firmato un ‘accordo di associazione’, per la parte politica, proprio con l’Ucraina dei nazionalisti Svoboda e i neonazisti del ‘settore di destra’.
La Cina viene in Europa per deciderne il futuro con Usa e Russia. Dell’Italia non interessa nulla a nessuno, neanche ad Obama che ha di fatto già scaricato l’anziano presidente Napolitano e che non ha dimostrato sostegno reale al giovane di Rignano sull’Arno.