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Col governo Renzi le cose non cambiano

Non c’è niente da fare! Forse hanno ragione i pessimisti. Forse davvero le cose non cambiano mai o forse quello che abbiamo è ciò che ci meritiamo. Punto e basta.

Non è passata nemmeno una settimana dall’incarico di Matteo Renzi come Presidente del Consiglio che già deve (dobbiamo) fare i conti con il caso Antonio Gentile. Il senatore del Nuovo Centro Destra -difeso fino all’impossibile da Angelino Alfano- che avrebbe impedito ad un quotidiano calabrese la pubblicazione di una notizia che dava il figlio per indagato.
Antonio Gentile è stato nominato sottosegretario del governo Renzi, quel governo che si è fatto avanti per rottamare, per sconquassare le dinamiche della vecchia politica. Ma evidentemente in Italia illudersi è tanto facile quanto rimanere delusi.
Quello che era una volta il Bel Paese, non c’è più. Oggi non ci rimane altro che un Paese- nave lasciato in balia delle onde, depredato dai pirati che negli anni mi hanno fatto abuso.
Un Paese in cui condannati e indagati rappresentano grandi fette della popolazione, un paese in cui ormai non è possibile cambiare rotta perché il timone è in avaria.
Del resto l’eredità mafiosa e criminale che ci siamo sempre portati dietro, è insita nella nostra cultura, quella del magna magna e degli abusi di potere, quella dei politici che ti trovano il posto di lavoro solo se li voti e che insabbiano ciò che non gli sta bene si dica sul loro conto.
Così, caro Renzi non si cambia l’Italia. Siamo ancora alle solite: nemmeno il tempo di iniziare che già bisogna occuparsi di rogne come quella di Gentile invece di pensare ai problemi degli italiani che -così, giusto per ricordarlo- non sono pochi.



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