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Così l’Antitrust vigilerà sul teleriscaldamento

Lo scorso 7 marzo 2014 l’Autorità Garante per la Concorrenza ed il Mercato ha pubblicato i risultati dell’Indagine Conoscitiva sul settore del Teleriscaldamento, o riscaldamento urbano,  da tempo attesa dagli operatori per far chiarezza sulla concorrenza e trasparenza delle tariffe applicate dai gestori di teleriscaldamento.

LEGGI QUI IL DOCUMENTO DELL’AGCOM

L’INDAGINE CONOSCITIVA

L’indagine conoscitiva è stata aperta nel dicembre 2011 per verificare l’esistenza di criticità concorrenziali nel settore del teleriscaldamento, con riguardo alle modalità di determinazione del prezzo del calore, alle incentivazioni concesse, alle facilitazioni dell’allacciamento alla rete di TLR e alle difficoltà di disconnessione, al fine di inquadrare il servizio di teleriscaldamento sotto un profilo giuridico ed, eventualmente, suggerire interventi di carattere normativo finalizzati ad una sua più corretta sistematizzazione.

L’ANALISI

L’indagine ha analizzato l’eterogeneità del settore, il posizionamento di mercato del servizio rispetto ad altre modalità di riscaldamento alternative, evidenziando che la pressione concorrenziale è relativa alla fase ex ante.  Essa inoltre rileva l’esistenza di alcune criticità concorrenziali e quindi l’opportunità di introdurre una disciplina settoriale pro-concorrenziale che favorisca un miglior funzionamento del  mercato.

 IL SOSTEGNO E LE PUNTUALIZZAZIONI DI FIPER

Molto apprezzato da Fiper, Federazione Italiana Produttori di Energia Rinnovabile, è stato il riconoscimento che l’Autorità ha espresso riguardo gli effetti di aumento del risparmio energetico e di riduzione dell’inquinamento dell’aria che il servizio di teleriscaldamento garantisce alla collettività.

Fiper sottolinea però in una nota che nel caso del teleriscaldamento a biomassa legnosa, non sono state calcolate dall’Autorità le esternalità positive prodotte dall’approvvigionamento di biomassa legnosa derivante dalla gestione del territorio (manutenzione boschi, prevenzione rischi idrogeologici), pur comprendendo che questo tipo di valutazioni esulano della competenza della medesima, che rendono ancor più competitivo il servizio sul territorio permettendo di evitare i gravi costi a carico dei cittadini a seguito delle sempre più frequenti calamità dovute a dissesti idrogeologici cui il nostro Paese è soggetto.

Fiper condivide infine la necessità di una legge quadro che sostenga e guidi il processo concorrenziale nel soddisfacimento dell’interesse dei clienti finali.

IL COMMENTO DI RIGHINI

Dice il presidente Fiper, Walter Righini“L’analisi dell’Autorità è molto equilibrata, ampia ed approfondita; evidenzia la complessità e la straordinaria varietà di modelli di gestione del teleriscaldamento presenti sul territorio, che rispondono ad esigenze specifiche legate al combustibile utilizzato e alla tipologia di utenze allacciate. Fiper condivide la necessità di una legge quadro che sostenga e guidi il processo concorrenziale nel soddisfacimento dell’interesse dei clienti finali”.

 



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