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Crisi ucraina, ecco le sanzioni americane

Come detto ieri durante il referendum in Crimea, gli Stati Uniti hanno annunciato le loro sanzioni nei confronti di alti funzionari russi e di Kiev e dello stesso ex presidente ucraino Viktor Yanukovich.

Il decreto di Barack Obama – una misura analoga è stata presa dall’Unione europea – stabilisce pene economiche e congelamento dei beni anche ai danni di alcuni stretti collaboratori del leader russo Vladimir Putin.

I nomi, specifica una nota della Casa Bianca, sono quelli Vladislav Surkov, Sergey Glazyev e di un parlamentare della Duma, Leonid Slutsky.
Ma anche di Andrei Klishas, Valentina Matviyenko, Dmitry Rogozin, Yelena Mizulina, Sergey Aksyonov, Vladimir Konstantinov e Viktor Medvedchuk.

Le misure, rimarca la nota, danno al segretario al Tesoro Jacob Lew il potere di lavorare assieme al segretario di Stato John Kerry per imporre sanzioni su “qualsiasi persona fisica o giuridica che opera nel settore degli armamenti russi, e qualsiasi individuo o entità che operano al loro posto, o che fornisce materiale o altro supporto a qualsiasi alto funzionario del governo russo“.

Queste sanzioni, inoltre, serviranno a “imporre costi su questi individui, che hanno esercitato influenza nel governo russo e sono i responsabili del deteriorarsi della situazione in Ucraina“.

L’obiettivo è da un lato minare gli interessi economici di Mosca e degli oligarchi, dall’altro aumentare il malcontento interno in Russia e fare così pressione indiretta su Putin.

Clicca qui per leggere la nota integrale (in inglese)



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