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Tutti i piani di Etihad non solo su Alitalia e Adr

Dopo aver dato vita a gennaio scorso a “Etihad Airport Services” – con l’acquisizione di tre società controllate da Abu Dhabi Airport Company (ADAC) – per offrire servizi di assistenza a terra, cargo e catering anche alle compagnie controllate, Etihad Airways ha annunciato la creazione di “Aviation Group Etihad”, una sorta di holding che dovrà coordinare le attività del gruppo divise in società controllate, joint venture e partner azionari. A guidarla, James Hogan, in qualità di presidente e amministratore delegato. ”Dieci anni fa – ha commentato Hogan nel giorno in cui ha presentato i conti aggiornati dell’azienda – abbiamo iniziato la nostra attività come un piccolo vettore regionale, con ambizioni globali. Da allora siamo cresciuti fino a diventare una delle principali compagnie aeree passeggeri e cargo al mondo, ampliando e diversificando le nostre attività al di fuori del nucleo originario, gettando le basi per diventare uno dei principali gruppi di trasporto aereo in tutto il mondo”.

CHI GESTISCE GLI INVESTIMENTI
Oltre alla compagnia aerea, Etihad Aviation Group comprende anche una divisione per coordinare e gestire gli investimenti di Etihad nelle compagnie aeree equity-partner, e un nuovo ruolo di chief operating officer equity partners verrà creato all’interno della nuova struttura per garantire un’interfaccia tra la compagnia aerea e i suoi equity partners.

NUMERI AL DECOLLO
Intanto il vettore – che indica al 50% la possibilità di concludere positivamente le trattative per il suo ingresso in Alitalia e che ritiene, così come il ministro dei Trasporti Maurizio Lupi, di poter arrivare a una decisione entro questo mese – continua a macinare successi. Il 2013 si è chiuso con un utile netto in aumento del 45%, a quota 62 milioni di dollari ed un giro d’affari di 6,1 miliardi, con una crescita del 27% sul 2012. “Negli ultimi 7 anni abbiamo centrato tutti gli obiettivi finanziari che ci eravamo posti, passando dai 300 milioni di ricavi del 2005 a oltre 6 miliardi di dollari – ha detto Hogan -. Un target raggiunto grazie alla nostra strategia, che ci ha visto combinare una crescita organica con un’ampia rete di partnership e partecipazioni azionarie in diverse compagnie aeree strategicamente importanti nel mondo. Questo percorso ci ha fatto trasformare da un vettore di successo in un gruppo di trasporto e viaggi in progressiva crescita”.

LA PROSPETTIVA ALITALIA
A proposito di Alitalia, Hogan ha anche fatto sapere di essere convinto che il vettore possa tornare alla redditività e che la due diligence dei conti della compagnia, per la quale si sta rivedendo il modello di business, si trova ora nella fase finale. “Lo status dell’Italia come terzo maggior mercato per il traffico in uscita, – ha detto Hogan ad Abu Dhabi – rende la compagnia italiana attraente e potrebbe diventare l’opportunità per potenziare una rete nel Sud Europa a completamento delle relazioni di Air Berlin nel Nord del continente”.

IL PIANO FLOTTA
Per il 2014, Etihad Airways prevede di introdurre 18 nuovi aeromobili, compreso il suo primo Boeing 787-9 Dreamliner e l’Airbus A380, entrambi previsti in consegna per il quarto trimestre. La compagnia aerea ha inoltre concluso a fine dicembre un accordo per l’acquisizione di cinque  Boeing 777- 200LR da Air India per accelerare la crescita della rete. Il piano di rinnovo della flotta, annunciato a novembre, prevede l’acquisto di 199 velivoli e 294 motori, per un valore, a prezzi di listino, di circa 67 miliardi di dollari.

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