In area Euro ieri si è assistito ad un lieve rialzo generalizzato dei tassi di mercato forse a causa di prese di profitto sui bond in vista del lungo ponte festivo alla luce del recente rally delle quotazioni. In parte il movimento al rialzo potrebbe essere attribuito all’analogo trend (molto più marcato) avvenuto negli Usa.
QUESTIONE DI SPREAD
Lo spread Italia-Germania è ulteriormente calato, toccando i 160pb sul tratto decennale. In controtendenza i bond greci dove il tasso decennale è risultato in marcato calo. La settimana è stata comunque molto positiva per i titoli periferici con il tasso decennale italiano ed irlandese scesi ai nuovi minimi storici, quello portoghese al minimo da 8 anni, grazie ad aspettative d’inflazione bassa e di manovre BCE. Oggi i mercati sono chiusi per festività.
BENVENUTI A LISBONA
Intanto ieri il Portogallo, per la prima volta dalla concessione del piano di salvataggio da 78Mld€ nell’aprile del 2011, ha annunciato il ritorno regolare alle emissioni sui mercati, a partire dal prossimo mercoledì quando è stata messa in calendario un’asta su un titolo decennale per un importo compreso tra 500-750Mln€. Il Portogallo aveva già iniziato ad effettuare emissioni via sindacato raccogliendo quest’anno 6,25Mld€. Il Portogallo è atteso fuoriuscire ufficialmente dal piano di aiuti in scadenza il prossimo 17 maggio.
DOSSIER KIEV
Sul fronte Ucraina, l’incontro a 4 (Usa, Russia, UE ed Ucraina) si è concluso con un comunicato recante le linee guida di un accordo, commentato però con molta cautela e toni piuttosto diffidenti da Obama. L’accordo prevede il disarmo dei gruppi separatisti con liberazione degli edifici occupati. A tutti i manifestanti (ad eccezione di coloro che si sono macchiati di crimini) inoltre sarà garantita l’amnistia a condizione che depongano le armi e lascino gli edifici occupati. La missione di monitoraggio è affidata all’OSCE, che si avvarrà anche del supporto di Russia e Usa. L’Ucraina dal canto suo si impegna a portare avanti il processo di riforme costituzionali in modo trasparente. Obama ha commentato l’accordo definendolo un primo “barlume di speranza”, manifestando allo stesso tempo scetticismo sul fatto che la Russia rispetti l’accordo, alla luce delle recenti esperienze. Ha pertanto dichiarato che “dobbiamo essere preparati a rispondere potenzialmente a quelli che continuano a essere tentativi di interferenza da parte dei russi in Ucraina orientale e meridionale”. Putin, in un discorso televisivo di 4 ore, ha dichiarato di augurarsi di non trovarsi costretto ad inviare truppe in Ucraina, aggiungendo di non poterlo escludere se saranno messi in gioco gli interessi della componente etnica russa in Ucraina. Per la prima volta in pubblico ha utilizzato il termine “Novorossiya” ossia Nuova Russia, ricordando che gran parte della parte a sud ed est dell’Ucraina è stata per secoli parte dell’impero russo.