Papa Francesco, leggendo la formula di canonizzazione, ha proclamato santi Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II, al secolo Angelo Giuseppe Roncalli e Karol Wojtyla.
I RELIQUIARI
I reliquiari di Roncalli e Wojtyla sono stati collocati su un palchetto accanto all’altare. Il reliquiario di Roncalli, che contiene un frammento della pelle, è stato portato da don Ezio Bolis, quello di Wojtyla, una ampolla di sangue, è stato portato da Floribeth Mora Diaz, con il marito Edwin.
LE PAROLE DI BERGOGLIO
I due papi santi sono stati “uomini coraggiosi”, non hanno avuto “paura” di chinarsi sulla “sofferenza” e sulle “piaghe” dell’uomo, e in questo modo “hanno dato testimonianza alla Chiesa e al mondo della bontà di Dio, della sua misericordia”. Lo ha detto il Papa nella omelia della canonizzazione di Roncalli e Wojtyla.
I PAPI SANTI VISTI DA PAPA FRANCESCO
I nuovi santi, ha detto il Papa, “sono stati sacerdoti, vescovi e papi del XX secolo. Ne hanno conosciuto le tragedie, ma non ne sono stati sopraffatti. Più forte, in loro, era Dio; più forte era la fede in Gesù Cristo Redentore dell’uomo e Signore della storia; più forte in loro era la misericordia di Dio”.
IL SALUTO CON RATZINGER
Poco prima di dare inizio al rito Francesco si è recato a salutare Benedetto XVI e i due papi si sono abbracciati. Papa Ratzinger sorrideva. Papa Francesco si è recato a salutare il predecessore subito dopo aver baciato l’altare. Benedetto XVI, con indosso la stola liturgica bianca e la mitria bianca, è stato accolto da applausi al suo ingresso sul sagrato di San Pietro. Il Papa emerito Benedetto XVI si è seduto insieme ai cardinali che concelebreranno la messa di canonizzazione di Roncalli e Wojtyla, a sinistra dell’altare maggiore sul sagrato della Basilica. Ratzinger è seduto al primo posto, vicino all’ingresso di San Pietro.
CHI C’ERA ALLA CANONIZZAZIONE
Un centinaio le delegazioni di Paesi di tutto il mondo e di organizzazioni internazionali, con 34 tra capi di Stato e di governo. Il premier Matteo Renzi è arrivato con la moglie sul sagrato della basilica di San Pietro accompagnato dall’arcivescovo tedesco Georg Gaenswein, prefetto della Casa Pontificia. Anche il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, accompagnato dalla moglie Clio, ha preso posto. Napolitano, accolto dal prefetto della casa pontificia mons.Georg Gaenswein, ha salutato con una calorosa stretta di mano il papa emerito Joseph Ratzinger. Tra i primi ad arrivare, il presidente del Consiglio Ue, Herman Van Rompuy, con la moglie.
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