ATR ha ospitato una delegazione panafricana di alto livello per rafforzare ulteriormente i legami con il continente. Circa 40 ambasciatori africani sono stati ricevuti dal costruttore, insieme con rappresentanti del ministero degli affari Esteri francese e del direttorato generale per l’aviazione civile (DGAC). La delegazione è arrivata a Tolosa a bordo di un ATR 72-600 nei colori di Royal Air Maroc.
LE POTENZIALITA’ DEL MERCATO AFRICANO
Guidati dal numero uno della joint venture tra Airbus Group e Alenia Aermacchi, Filippo Bagnato, i delegati hanno visitato la linea di assemblaggio finale dei velivoli. “L’Africa è molto ben posizionata – ha detto Bagnato – per diventare uno dei più grandi mercati al mondo per l’aviazione regionale e già oggi rappresenta per noi la regione più importante, con 37 compagnie clienti che utilizzano oltre 110 ATR”.
LE PROSSIME CONSEGNE
ATR si appresta a consegnare altri 5 aerei nei prossimi mesi. “Con questi numeri e convinti che l’ATR sia la scelta migliore per il mercato africano – ha proseguito Bagnato – abbiamo deciso nel 2012 di aprire un training centre a Johannesburg”. L’Africa rappresenta per il costruttore circa il 10% delle vendite totali. Grazie ai bassi costi operativi ed ai consumi ridotti sul corto raggio, la popolarità dell’ATR sta continuando a crescere in Africa.
MIGLIORAMENTI AL PRODOTTO
Il costruttore, nell’attesa di lanciare sul mercato la nuova versione a 90 posti, sta intanto continuando a migliorare la serie -600, che per la parte avionica è ispirata alla tecnologia dell’A380. Equipaggiati con un nuovo software per la navigazione satellitare, gli ATR possono atterrare in ogni condizione meteo, su piste corte e con attrezzatura minima. Tutto questo riduce il carico del pilota e migliora la sicurezza e le prestazioni operative del velivolo. Per l’Africa ATR stima una domanda di circa 400 turboprop 50-90 posti nei prossimi 20 anni.