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Le buone novelle da Atene e Lisbona

In area euro giornata di sostanziale stabilizzazione dei tassi ieri, dopo il calo in quella precedente. Questa mattina i tassi sono invece tendenzialmente in rialzo sia sui paesi core che periferici.

BUONE NOTIZIE DA LISBONA

Il ritorno del Portogallo ad emissioni direttamente sui mercati è stato accolto favorevolmente dagli investitori con una domanda di 2,6Mld€ a fronte di complessivi 750Mln€ di collocamento del titolo decennale febbraio 2024. Il primo ministro Coelho, sulla scia del successo dell’emissione, ha dichiarato che annuncerà la strategia di fuoriuscita dal piano di aiuti prima dell’Eurogruppo fissato per il 5 maggio. In particolare il principale nodo da sciogliere è se il Portogallo richiederà o meno una linea di credito preventiva. Coelho su questo punto ha sottolineato che fino ad oggi non è iniziato alcun negoziato. Contestualmente il ministro delle finanze del paese ha annunciato il quasi dimezzamento del deficit di bilancio (da circa 1,3Mld€ a circa 800Mln€) nel primo trimestre 2014 rispetto allo stesso periodo del 2013.

I BUONI DATI DI ATENE

Nel frattempo la Commissione europea ha confermato che la Grecia nel 2013 ha raggiunto un avanzo primario di 1,5Mld€, un valore nettamente migliore rispetto all’obiettivo prefissato. Oggi l’attenzione sarà focalizzata soprattutto sul discorso di Draghi, per avere ulteriori indicazioni sulle possibili manovre future dell’Istituto, in particolare sul fronte di quelle convenzionali per le quali le attese son aumentate soprattutto dopo le recenti parole del membro francese Coeurè. Attese anche per la fiducia degli imprenditori tedeschi di aprile.

CHE SUCCEDE NEGLI

Negli Usa ieri si è assistito ad un andamento divergente sui tassi: a fronte di un calo lieve della parte più lunga della curva, si è assistito ad un rialzo della parte a 2 anni con un appiattimento del tratto 2-10 anni. I dati macro immobiliari sono stati deludenti con le vendite di nuove abitazioni a marzo calate ai minimi da 8 mesi poiché gli acquirenti sono penalizzati dai prezzi in rialzo e contestuale aumento dei tassi sui mutui.


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