Skip to main content

Mps, a che serve l’aumento rafforzato del capitale alla Davide Serra

Alessandro Profumo e Fabrizio Viola seguono la strada che era stata indicate su Twitter dal fondatore del fondo Algebris, Davide Serra: a Mps non servono 3 miliardi di aumento di capitale ma 6 miliardi, aveva cinguettato giorni fa il finanziere con il cuore renziano. Non sono sei ma cinque i miliardi necessari al Monte dei Paschi di Siena, riconosce ora il vertice dell’istituto di credito.

LA DECISIONE DEL MONTE

Il Consiglio di Amministrazione di Banca Monte dei Paschi di Siena ha deliberato OGGI all’unanimità di proporre all’assemblea straordinaria degli azionisti un aumento di capitale fino a un massimo di 5 miliardi, in sostituzione dell’ammontare di 3 miliardi già autorizzato il 28 dicembre 2013.

(TUTTE LE PHOTO GALLERY DI UMBERTO PIZZI SU MPS)

I MOTIVI DELL’INCREMENTO

“In un contesto caratterizzato da elevata incertezza e limitata visibilità in merito al c.d. processo di Comprehensive Assessmemt, che comprende lo Stress Test e l’Asset Quality Review, condotto dall’Autorità di Vigilanza a livello europeo, la Banca ha deciso di adeguare i propri indicatori patrimoniali ai migliori standard di mercato”, si legge in una nota di Mps.

A CHE SERVONO I FONDI

L’incremento dell’aumento di capitale di 5 miliardi ha lo scopo di dotare la banca – spiega Mps – “di un buffer di capitale funzionale all’assorbimento di eventuali impatti negativi derivanti dal Comprehensive Assessment e continuare a far fronte agli impegni assunti nel piano”.

GLI OBIETTIVI DEL PIANO

Aggiunge Mps: “La maggior dimensione dell’aumento di capitale potrà consentire a BMPS di accelerare la realizzazione del Piano Industriale 2013-2017, cogliendo al meglio le opportunità derivanti da una possibile ripresa delle condizioni macro-economiche e dell’attività bancaria e accelerare potenzialmente, in funzione degli esiti del Comprehensive Assessment, il rimborso integrale dei Nuovi Strumenti Finanziari rispetto ai tempi concordati con la Commissione Europea”.

(TUTTE LE PHOTO GALLERY DI UMBERTO PIZZI SU MPS)

CHI CURERA’ L’AUMENTO

Le medesime istituzioni finanziarie che avevano sottoscritto il contratto di pre-garanzia nel marzo scorso, ovvero UBS in qualità di Global Coordinator e Joint Bookrunner, Citigroup, Goldman Sachs International e Mediobanca in qualità di Co-Global Coordinators e Joint Bookrunners e, in aggiunta, Barclays, BofA Merrill Lynch, Commerzbank, J.P. Morgan, Morgan Stanley e Société Générale in qualità di Joint Bookrunners, “hanno accettato di modificarne i termini e le condizioni in linea con l’operazione proposta all’assemblea”, dice Mps. Nell’ambito dell’operazione di aumento di capitale, Banca Monte dei Paschi di Siena è inoltre assistita da UBS in qualità di Financial Advisor e MPS Capital Services in qualità di co-financial advisor nonché da Linklaters in qualità di advisor legale.



CONDIVIDI SU:

Gallerie fotografiche correlate

×

Iscriviti alla newsletter