Secondo i dati del settore elettrico pubblicati da Assoelettrica, l’Associazione Nazionale delle Imprese Elettriche, la ripresa economica per il nostro Paese tarda ancora ad arrivare, seppur si manifestino segnali positivi a favore delle fonti rinnovabili.
A diminuire nei primi tre mesi dell’anno sono stati sia la produzione interna sia i consumi elettrici, senza incrementi di efficienza negli usi finali o spostamenti verso altri vettori energetici.
A causa di un forte incremento del saldo estero la diminuzione della produzione è stata inoltre più accentuata del calo dei consumi.
LA SPINTA ALLE RINNOVABILI
A fronte della costante contrazione della produzione termoelettrica da fonti fossili, particolarmente accentuata per la produzione da gas naturale, continua invece la crescita della produzione da fonti rinnovabili.
Oltre ad essere legato a fenomeni naturali, lo sviluppo delle fonti rinnovabili secondo i dati di Assoelettrica è spinto dalle politiche di sostegno ed incentivazione: nel periodo gennaio-marzo 2014 gli oneri derivanti da questi incentivi si sono attestati a 2,5 miliardi di euro, con una decisa riduzione del loro tasso di crescita.
I PREZZI
Lo studio di Assoelettrica ha riscontrato inoltre la continua diminuzione del prezzo fissato sulla borsa elettrica, mentre i prezzi finali dell’energia elettrica non hanno beneficiato di tale riduzione per la crescita degli “oneri di sistema”, tra i quali sempre più spiccano gli incentivi alle fonti rinnovabili.
LE CONSEGUENZE
In conseguenza della riduzione della produzione da fonti fossili è stata riscontrata una positiva diminuzione delle emissioni climalteranti, sia come emissioni totali, sia come emissioni medie.
L’analisi di Assoelettrica dimostra inoltre che nei primi tre mesi dell’anno, rispetto allo stesso periodo del 2013, si è verificato un aumento della penetrazione elettrica, segno di un maggior utilizzo dell’energia elettrica nei consumi finali. Diminuisce invece il consumo di energia primaria impiegato per unità di PIL.