La scelta di Claudio Borghi di schierarsi con la Lega è sintomatica di un’evidenza che finalmente, col passare dei giorni e dei mesi, diventa più nitida a tutti riguardo a quale sia la versa scelta da fare.
Altro che euro, “tramonto dell’euro” à la Bagnai o “euro o morte” à la Piga: la questione vera, politica, essenziale, è quella dei “confini territoriali” che vogliamo dare alla nostra vita futura. Se vogliamo l’Italia o l’Europa, essere cittadini della prima o della seconda.
Io la mia scelta l’ho fatta. Mi sento cittadino di questa Europa, le cui scelte non condivido assolutamente. Ma di chi sono le scelte europee? Sono le mie e le tue, che ti piaccia o no. E dunque, come dice Giovanni Salmeri, so che spetta a me ed a te cercare di cambiarla, per quanto è nelle mie e tue possibilità: “l’Europa ci chiede che”, di nuovo da Giovanni, è un’idiozia equivalente, in una coppia in difficoltà, a dire “la nostra coppia ha deciso che tu vai al supermercato”.
Chi paragona l’Europa ad un Lager dimentica tante cose. La meno evidente? Che i Lager li abbiamo in Italia, regione d’Europa, si chiamano carceri, dove tantissime persone piene di dignità sono trattate quotidianamente, spesso, come animali da macello, intasati in 2 metri quadrati a testa. E che è proprio l’Europa a condannarci quotidianamente per queste violazione basilari dei diritti umani. L’Europa è casa mia anche per questo.