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Che cosa farà a giugno Draghi

In area Euro tassi governativi in marcato calo soprattutto in area periferica. Il tasso decennale BTP ha aggiornato anche questa mattina il nuovo minimo storico, arrivando a posizionarsi temporaneamente sotto il 2,90%. Lo spread vs Germania si è portato in prossimità dei 145 pb. Il movimento è stato determinato dalla conferenza stampa di Draghi.

LE PAROLE DI DRAGHI

Dopo aver lasciato invariati i tassi, il presidente della BCE ha esplicitamente lasciato intendere che la riunione di maggio è stata una sorta di incontro preparatorio del meeting del 5 giugno, per il quale la BCE ha un’elevata predisposizione ad implementare nuove misure. Il governatore Coene, presente alla conferenza stampa tenutasi in Belgio, ha aggiunto che la manovra più efficace consisterebbe in un abbassamento dell’intero corridoio dei tassi. In altri termini sarebbe tagliato il tasso di riferimento e portato in negativo quello sui depositi.

CHE COSA DEPRIME L’ECONOMIA SECONDO LA BCE

Il presidente Draghi ha citato vari fattori di rischio al ribasso sulla crescita tra i quali quelli legati al cambio, quelli geopolitici e quelli relativi ad un indebolimento della domanda globale. Sul cambio preoccupa in particolare la forza attuale perché avviene in un contesto di bassa inflazione. Uno dei fattori di forza dell’euro citati da Draghi è stato il marcato afflusso di capitali dall’estero che ha contribuito anche all’esuberanza sul mercato dei titoli di stato europei, in particolare quelli periferici. In sintesi rimane molto probabile per giugno un abbassamento del corridoio dei tassi con anche eventuale estensione periodo di full allotment (piena allocazione delle richieste in sede di operazioni di rifinanziamento), la cui scadenza attualmente è fissata a luglio 2015.

CHE SUCCEDE IN UCRAINA

Nel frattempo, sul versante della crisi in Ucraina, si registra il no dei ribelli separatisti all’ipotesi di rinvio (avanzata da Putin) del referendum per l’indipendenza della regione di Donetsk che si terrà la prossima domenica. Sul fronte macro prosegue la pubblicazione di dati tedeschi deludenti: questa mattina è stata la volta delle esportazioni che a marzo sono calate in modo inatteso dell’1,8% m/m. L’agenzia S&P ha rivisto l’outlook sul Portogallo da negativo a stabile, confermando il rating del paese a BB.

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