Il Movimento 5 stelle continua a gridare a gran voce in campagna elettorale che l’Europa ha paura dell’arrivo all’Europarlamento dei grillini. Quello che sfugge a Beppe Grillo e al suo movimento è che le chiare norme interne di funzionamento rendono l’Europarlamento una Istituzione poco incline ad accogliere con favore spettacoli mediatici.
I POSTI A SEDERE
I grillini in emiciclo non potranno scegliersi i posti a sedere, in modo da “controllare” gli altri eurodeputati, perché troveranno posti assegnati con tanto di nome e cognome seguendo un preciso ordine alfabetico e posti stabiliti in base all’appartenenza ai gruppi politici.
I GRUPPI
Attualmente in Parlamento europeo ci sono 7 gruppi più i non iscritti. Per formare un gruppo politico sono necessari minimo 25 deputati in rappresentanza di un quarto del totale degli Stati membri che sono 28. Riusciranno i grillini a crearne uno nuovo?
IL PESO
Nell’europarlamento il peso dei gruppi, che si traduce in tempo di parola per i deputati in seduta plenaria, possibilità di essere “rapporteur” di un provvedimento normativo e altro, è direttamente proporzionale al numero di deputati che compongono il gruppo; peso che diventa quasi irrilevante per i non iscritti.
CONSIGLIO NON E’ SINONIMO DI PARLAMENTO
Questo significa che i grillini, sia che rimarranno nei non iscritti, sia che riusciranno a fondare un gruppo, dovranno semplicemente adattarsi al rigido contesto europeo. Forse all’inizio cercheranno in tutti i modi di spettacolarizzare il loro operato ma poi si renderanno conto che la legislatura dura 5 anni.
DELUSIONE A 5 STELLE
Inoltre una volta eletti i grillini finalmente capiranno che i Consigli europei (vertici dei capi di Stato o di governo) e i Consigli dei ministri della Ue (riunioni dove siedono i ministri dei Paesi membri, in base alle materie trattate) dove si incontrano Merkel, Hollande e gli altri leader europei, non si tengono al Parlamento europeo!