Margherita Tacceri
Leggi tutti gli articoli di Margherita Tacceri
Commissione Ue, Macron ci riprova con Breton. Ma l'ultima parola è del Parlamento
L’eventuale bocciatura del francese sarebbe una seconda sconfitta per Emmanuel Macron, dopo lo stop a Sylvie Goulard. Del resto, era stato proprio il presidente transalpino a “dichiarare guerra” al Parlamento europeo, mettendo in discussione, subito dopo le elezioni europee, il metodo degli Spitzenkandidaten
Con Goulard, Macron paga l'arroganza in Ue
Raramente il Parlamento europeo ha bocciato in audizione un ex parlamentare europeo candidato a far parte del collegio dei commissari. È successo oggi alla francese Sylvie Goulard, che sconta il protagonismo di Emmanuel Macron. Il commento di Margherita Tacceri
Vi spiego come il vortice delle nomine ha travolto l'Ue
Appare ormai chiaro che in Consiglio è tramontata la politica degli spitzen, e quindi i leader nelle prossime ore dovranno cercare un nome nuovo, sul quale fare convergere anche il Parlamento europeo perché sarà proprio questo a votarlo a fine mese
Se vuole contare in Europa, la Lega deve entrare nel Ppe
Per avere peso bisogna essere parte di una famiglia europea che abbia i numeri per esprimere i vice presidenti dell’europarlamento
Lega e Ppe primi partiti in Europa. Il sondaggio del Parlamento europeo
Cosa dicono i primi sondaggi sulle prossime elezioni europee che si terranno dal 23 al 26 maggio
Ago della bilancia in Europa? Non ci sono i numeri
Analizzando i numeri emerge che un gruppo per essere l’ago della bilancia nella prossima legislatura dovrebbe essere molto numeroso, ma tranne le due grandi famiglie politiche Ppe e S&D non ci sono altri gruppi ai quali aderiscono partiti di 28 o 27 Stati membri
L'accordo Francia-Germania? Una dimostrazione di debolezza, non di forza
Il patto è sicuramente forte nei contenuti, che vanno dalla politica di difesa all’economia, ma rivela tutta la debolezza politica dei due protagonisti
Perché cambiare le regole di Dublino è giusto. Con buona pace di Parigi
Il Trattato di Dublino può essere riformato meglio e non è uno scandalo se il ministro Salvini sta facendo “la voce grossa” perché vuole risolvere il problema