Tarcisio Bertone torna al centro delle attenzioni giornalistiche, e non solo. Ecco la notizia che arriva dalla Germania, la versione dell’Aif (Autorità di informazione finanziaria della Santa Sede) e la smentita dell’ex segretario di Stato vaticano.
L’INDISCREZIONE
L’ex segretario di Stato vaticano, Tarcisio Bertone, sarebbe indagato per malversazione dalla Autorità di informazione finanziaria (Aif) della Santa Sede.
L’ARTICOLO
A scriverlo è il quotidiano tedesco Bild Zeitung, secondo il quale gli investigatori avrebbero scoperto delle pressioni effettuate dal cardinale sullo Ior per un finanziamento di 15 milioni di euro alla Lux Vide, società fondata da Ettore Bernabei e leader nella produzione di fiction televisive, nonostante l’Istituto fosse contrario.
LA RICOSTRUZIONE
Bild sostiene che a causa delle pressioni di Bertone, la Lux Vide avrebbe ricevuto sostegno finanziario con operazioni su obbligazioni convertibili, nonostante che l’istituto bancario della Santa Sede fosse contrario. Alla fine dell’anno scorso, la banca vaticana avrebbe ceduto a una fondazione la sua partecipazione (pari al 16 per cento del valore dell’azienda) a Lux Vide. Bildnon manca di ricordare il caso del lussuoso attico di Bertone, ponendolo implicitamente in relazione indiretta con la presunta inchiesta sul suo conto.
LA VERSIONE DI BRULHART
Interpellato da Bild, il direttore dell’Aif, Rene Brulhart – che ieri in Vaticano ha presentato il rapporto annuale dell’Autorità – ha risposto di non poter ”né confermare, né smentire” la notizia e di non voler parlare dei singoli casi”.
LA SMENTITA DI BERTONE
Il cardinale Bertone, interpellato dall’Adnkronos, ha smentito decisamente l’accusa di malversazione riportata dal tabloid tedesco Bild. “La convenzione dello Ior con la società Lux Vide è stata discussa e approvata dalla Commissione cardinalizia di vigilanza e dal Consiglio di sovrintendenza nella riunione del 4 dicembre 2013 come dimostra il verbale relativo”, ha voluto puntualizzare. Anche dal Vaticano arriva la smentita l’accusa di malversazione nei confronti del cardinale Bertone.