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Non solo Libia. Gli Usa investono in Africa e Medio Oriente per combattere il terrorismo

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Ad agosto scorso alcune armi fornite ad un’unità dell’esercito libico addestrata da esperti americani per delle missioni antiterrorismo sono state rubate da una milizia.

A riportarlo è il New York Times, che ha spiegato come questa scoperta abbia posto termine al programma di addestramento.

Il furto è avvenuto nella base militare di Yunis, una ventina di chilometri a nord di Tripoli: tra le armi sottratte dalle milizie ci sono dei fucili d’assalto M4, occhiali per la visone notturna, pistole e persino dei veicoli blindati.

L’IMPEGNO IN NORD AFRICA

Questo non scalfisce però la strategia estera degli Stati Uniti che sarà spiegata domani dal presidente Barack Obama: l’obiettivo è evitare nuovi conflitti di terra, come quelli in Iraq e Afghanistan, privilegiando l’addestramento delle forze alleate e il sostegno nel mondo agli interventi contro i terroristi condotti dalle truppe locali.
Già ora forze speciali americane addestrano unità militari di quattro Paesi africani considerati strategici nella lotta al terrorismo – Libia, Mali, Mauritania e Niger – creando battaglioni di élite da impiegare nella lotta ad Al Qaeda nel nord e ovest dell’Africa.
Il capo di Stato Usa – racconta il Wall Street Journal – si prepara inoltre ad autorizzare una missione dei militari Usa per addestrare i ribelli moderati siriani che combattono contro il regime di Bashar Al-Assad e i gruppi filo jihadisti in Siria Il nuovo piano per l’Africa costa al Pentagono quasi 70 milioni di dollari.

AL QAEDA CONTRO HAFTAR

L’allerta rimane comunque alta. Un gruppo vicino ad Al Qaeda, Ansar al-Sharia – svela il Washington Times – ha promesso di combattere l’ex generale Khalifa Haftar, che sta conducendo un’offensiva contro gli islamisti ed è considerato uno degli ispiratori del tentato colpo di Stato delle scorse settimane, accusandolo di essere un “agente americano” che vuole replicare il rovesciamento militare dello scorso anno del governo eletto nel vicino Egitto.

POSSIBILE EVACUAZIONE

Anche per questo Barbara Starr, corrispondente dal Pentagono della Cnn, ha spiegato che gli Usa si attrezzano a una possibile evacuazione dei cittadini americani in Libia, diplomatici in testa, con una nave d’assalto anfibio americana lunga oltre 257 metri, la Bataan, dispiegata al largo delle coste di Tripoli con a bordo circa mille marine e numerosi elicotteri.

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