Chiedo scusa ai miei lettori e a Formiche.net, i quali avranno compreso che l’antipatia per Matteo Renzi finisce per offuscare la residua capacità di interpretare i processi politici.
Mi resta soltanto la consolazione per cui nessuno, nemmeno il Pd, si aspettava un risultato siffatto. Per trovare una vittoria elettorale tanto significativa ed importante, come quella attuale del Pd, bisogna risalire al voto del 18 aprile 1948. Allora l’elettorato conferì la maggioranza assoluta alla Dc contro la minaccia del comunismo.
Oggi gli italiani hanno affidato a Matteo Renzi il compito di contrastare la preoccupante avanzata del M5s, i cui toni truculenti non sono da meno di quelli dei comunisti del 1948. In ogni caso, votando in modo massiccio il Pd, l’Italia conferma di non essere un Paese euroscettico e contrario alla moneta unica come si temeva. Il che e’ di buon auspicio per il semestre di presidenza della Ue.
